Saman Abbas, rogatoria al Pakistan per la cattura dei genitori

Ricerche al via con archeologi e i cani tedeschi: una squadra specializzata della polizia teutonica a Novellara. Nei prossimi giorni la testimonianza del fidanzato

Da oggi inizieranno le ricerche con i cani addestrati dalla polizia tedesca

Da oggi inizieranno le ricerche con i cani addestrati dalla polizia tedesca

Novellara (Reggio Emilia) 5 luglio 2021 -  La Procura di Reggio Emilia ha inoltrato la richiesta di rogatoria al Pakistan per il mandato di cattura internazionale nei confronti dei genitori di Saman Abbas. È stato formalizzato l'iter che prevede l'arresto di Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, madre e padre della 18enne pachistana che si presume essere stata ammazzata oltre due mesi fa dalla famiglia a Novellara, nella Bassa Reggiana, per aver rifiutato un matrimonio forzato con un cugino in patria. I due sono fuggiti in Pakistan il primo maggio, all'indomani del presunto delitto. 

I genitori della ragazza sono indagati con l'accusa di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere, in concorso con lo zio di Saman (ritenuto l'esecutore materiale), un cugino della ragazza (questi ultimi due latitanti e ricercati in tutta Europa) e un altro cugino, l'unico arrestato della vicenda che si trova in carcere. E su quest'ultimo i carabinieri dei Ris - come riporta la Gazzetta di Reggio - hanno analizzato le unghie per accertare se via siano tracce compatibili col Dna di Saman recuperato dai vestiti della ragazza sequestrati nell'abitazione dopo la scomparsa. 

 

Le ricerche

Si apre una nuova settimana di ricerche nei campi dietro l’azienda di Ivan Bartoli a Novellara. Il corpo di Saman Abbas è ancora introvabile, ma gli inquirenti sperano che nelle prossime ore qualcosa possa cambiare. A dar man forte all’unità cinofila dei Carabinieri di Bologna ci saranno infatti altri cani addestrati in modo specifico nella ricerca dei cadaveri: sono stati prestati dalla polizia tedesca, che quindi impiegherà anche i propri uomini per le ricerche del corpo della diciottenne pachistana scomparsa a fine aprile.

Saman, la procura vuole sentire il fidanzato

 

Un gruppo di archeologi di Milano si sono offerti di collaborare nelle ricerche di Saman. Un aiuto accettato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, guidati dal colonnello Cristiano Desideri.

Purtroppo le speranze che potesse essere il cugino di Saman, Ikram Ijaz, a indicare il punto dell’ipotetico sotterramento, sono state vanificate dall’interrogatorio in carcere che si è svolto venerdì. Nove ore di colloquio tra Ikram (difeso dai suoi due avvocati di fiducia Domenico Noris Bucchi e Luigi Scarcella) e il sostituto procuratore Laura Galli, accompagnata da alcuni carabinieri impegnati da mesi nelle indagini, tra cui il maggiore Maurizio Pallante del nucleo investigativo. Una lunghissima conversazione che però non ha portato ai risultati sperati dagli inquirenti. Il ragazzo ha continuato a negare di essere a conoscenza di un qualsiasi piano criminale, rigettando tutte le ipotesi avanzate dagli investigatori. E spiegando che ha deciso di fuggire da Novellara quando ha visto un viavai sempre più insistente delle forze dell’ordine. "Avevo paura" è stata la frase che ha ripetuto più spesso durante quelle nove ore. Intanto nei giorni scorsi i carabinieri hanno concluso lo scoperchiamento delle serre nei campi di Novellara, operazione fondamentale per procedere velocemente con i carotaggi e poi con le ricerche con i cani. Sono stati anche svuotati svariati pozzi nei dintorni, compresi quelli attinenti a due allevamenti di maiali che si trovano a uno e a due chilometri di distanza dall’azienda agricola dove viveva la famiglia Abbas.