Sandra Milo, il fornaio di San Martino di Guastalla la rivede dopo 56 anni

"Girò un film, io l’aspettavo sempre. È sempre bellissima"

Giordano Ghini e Sandra Milo

Giordano Ghini e Sandra Milo

San Martino di Guastalla (Reggio Emilia), 12 maggio 2019 - Dopo 56 anni ha riabbracciato il suo mito. Giordano Ghini, 72 anni, ex titolare di un forno a San Martino di Guastalla, molto vicino al mondo del volontariato, noto nella Bassa reggiana per la sua mostra di antichi presepi che allestisce ogni anno, ha realizzato il sogno di una vita. Lui, che difficilmente, abbandona il suo paese natìo, è salito su un treno per Roma, per raggiungere il suo idolo di sempre: l’attrice Sandra Milo. «Era il 1963 ed ero un ragazzetto di poco più di 16 anni - racconta Ghini, famoso anche per essere il fornaio di fiducia di Orietta Berti (su ricetta dell’usignolo di Cavriago, ha creato il mitico “biscotto dell’Orietta”, ndr)- e in paese si sparse la voce che giravano un film con la Milo. Me lo ricordo ancora, come fosse ieri».

Il film era “La visita”(regia di Pietrangeli) e raccontava la storia di Pina (Sandra Milo), impiegata presso un consorzio agrario sulle rive del Po che - dopo aver pubblicato un annuncio per cercare l’anima gemella - attende l’arrivo di un uomo, a scopo di matrimonio. «Non l’ho mai dimenticata. Ogni mattina, mi recavo sul set per vederla. Era bellissima. La conobbi e scattai anche qualche foto con lei. Giravano le scene in un ristorante che allora si chiamava “Il gatto nero”che oggi, pur esistendo ancora, ha cambiato nome. Ricordo che molti guastallesi, parteciparono alle riprese come comparse. Qualche anno fa, tramite amici, trovai il numero di telefono dell’attrice e la contattai. A causa dei suoi impegni di lavoro, non riuscivamo però mai a vederci».

Et voilà, proprio quando Ghini non ci sperava più, parafrasando il titolo di quel film, “la visita” è diventata galeotta. «Mi ha invitato a Roma e finalmente, qualche giorno fa, l’ho riabbracciata. Si ricordava benissimo di quel periodo e di quel ragazzo che ogni mattina l’attendeva sul set. E’ passato più di mezzo secolo, ma lei è rimasta una donna bellissima, piena di vita e di energia. Le ho portato tanti prodotti gastronomici delle nostre zone ma anche un libro, dove ho trascritto tante poesie sull’amicizia. Abbiamo parlato dei vecchi tempi, di Guastalla e dell’Emilia. Sandra si ricordava che - all’epoca - si era portata con sé anche sua figlia, allora piccolissima». Cronaca di un pomeriggio sul filo della memoria, dove i ricordi si fanno vibranti. Oggi, come allora. Con una promessa, strappata alla musa di Fellini, poco prima di ripartire per Reggio. «Verrà prestissimo a trovarmi. Vuole vedere i miei presepi e ripercorrere quei luoghi che le sono rimasti nel cuore».