Sanità, summit tra polemiche e numeri

Spiegata la situazione per ospedale, operazioni e visite: restano diverse criticità ma ci sono anche buone notizie

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Avvio con polemica, per l’assenza di documentazione preventiva abbinata alla mozione sulla situazione della Sanità nella Bassa, il consiglio dell’Unione Bassa Reggiana convocato l’altra sera in municipio a Guastalla. Di fronte all’ipotesi di un’illustrazione con settanta slides e video vari, di cui nessuno era stato messo a conoscenza, i consiglieri di opposizione, regolamento alla mano, hanno chiesto e ottenuto la cancellazione dell’illustrazione con dati e tabelle precostituite, svolgendo invece l’incontro con risposte in base alle domande. Le opposizioni hanno presentato una mozione piuttosto critica verso alcune scelte sulla sanità della Bassa, soprattutto per la mancata riapertura di alcuni reparti e le difficoltà nell’accedere a prestazioni e visite specialistiche in loco. I vertici dell’Azienda Usl, guidati dal direttore generale Cristina Marchesi, da Giorgio Mazzi e dalla dirigente di distretto Cinzia Gentile, hanno fornito informazioni sull’attività dell’ospedale di Guastalla e dei servizi territoriali. A partire dal fatto che la carenza di anestesisti, ginecologi e internisti blocca alcune attività a Guastalla, in particolare Ginecologia, Ostetricia, Pediatria, oltre al Punto nascite. Ma buoni risultati appaiono dalla chirurgia, con un aumento degli interventi senologici, neoplastici, ginecologi nel 2022 addirittura rispetto al 2019, in fase pre Covid. Ora per l’oncologia chirurgica risultano solo quattro persone in lista d’attesa. Inoltre, nei primi undici mesi del 2022 sono stati eseguiti 163 interventi di chirurgia senologica rispetto ai 98 dello stesso periodo del 2019, altri 213 interventi di ginecologia (188 nel 2019), 441 in ortopedia (427), 579 in urologia (459).

Antonio Lecci