Scacchi e basket, gli studenti si cimentano accanto agli atleti sordi

Cantato l’Inno nella lingua dei segni. "Abbiamo imparato che non bisogna arrendersi".

Scacchi e basket, gli studenti si cimentano accanto agli atleti sordi

Scacchi e basket, gli studenti si cimentano accanto agli atleti sordi

All’Istituto Comprensivo di Villa Minozzo una settantina di studenti della scuola secondaria di 1° grado ha incontrato la Nazionale italiana di basket sorde e gli scacchisti sordi della Fssi (Federazione Sport Sordi Italia) con il progetto "Sport e Disabilità". Dopo aver conosciuto, a fine marzo, l’asd "Cooperatori" e l’handbiker Natalia Beliaeva, a fine aprile gli alunni hanno potuto avvicinarsi anche all’universo dei sordi, con l’obiettivo di comprendere l’importanza dello sport come potente veicolo di inclusione e coesione sociale, capace di avvicinare le persone e abbattere le differenze e le barriere. Durante il loro soggiorno nel Comune, in preparazione dei Campionati Europei di Malaga 2024, le giocatrici azzurre hanno dedicato una mattinata alla visita alla scuola. Alla loro presentazione, sono seguite le numerose domande degli alunni, i saluti del sindaco, Elio Ivo Sassi, e una sorpresa: gli studenti hanno cantato l’Inno nazionale anche con la lingua internazionale dei segni. Hanno poi assistito a un allenamento in palestra, al termine del quale alcuni di loro hanno potuto giocare con le azzurre, in squadre miste. Gli studenti di Villa hanno incontrato anche i campioni di scacchi sordi Alessandro Cellucci e Michele Biasiolo, di ritorno dalle "Winter Deaflympics" di Erzurum (Turchia). Anche in questa occasione la prima parte della mattinata è stata dedicata alla presentazione degli ospiti e al dialogo con gli alunni. La seconda parte, invece, è stata incentrata su alcune tecniche degli scacch, riservata agli studenti del laboratorio settimanale. Per gli studenti si è trattato di due giornate "emozionanti" e "indimenticabili": "Siamo stati colpiti dalla loro simpatia. Ci è piaciuto ascoltare le loro storie personali, ma soprattutto giocare con loro. Abbiamo imparato che non bisogna mai arrendersi".

Foto: con gli scacchisti (in alto) e le azzurre di basket