Reggio Emilia, venduta la sede della Banca d’Italia: "Priorità a pubblici uffici"

Ad acquistare lo storico edificio è stata una società immobiliare di Pordenone, la Penta Investments srl. Il nuovo proprietario Edoardo Onofri: "Non siamo speculatori, l’uso commerciale è solo ipotesi secondaria"

La filiale di Bankitalia in piazza Martiri del 7 Luglio è stata chiusa a fine 2015

La filiale di Bankitalia in piazza Martiri del 7 Luglio è stata chiusa a fine 2015

Reggio Emilia, 9 agosto 2022 - La sede dell’ex Banca d’Italia di Reggio ha un nuovo proprietario. Si tratta della società immobiliare Penta Investments , con sede a Pordenone, che ha perfezionato l’acquisto la settimana scorsa.

Dopo la chiusura della filiale a fine 2015 nell’ottica di riorganizzazioni e spending review di Bankitalia – oltre sei anni di ‘vuoto’ (se non iniziative temporanee) – e diverse voci di acquirenti che si sono susseguite negli anni, stavolta si è arrivati davvero allo scacco matto.

La società che si è aggiudicato l’immobile ha come amministratore unico Edoardo Onofri , imprenditore di origine romagnola, ma friulano d’adozione. La curiosità di tutti è quella di sapere a quale attività sarà destinato lo storico edificio di piazza Martiri del 7 Luglio, nel cuore della città.

«La priorità è quella di dare continuità alla natura dell’immobile. Abbiamo un interessamento solido da parte di un ufficio pubblico – non dico quale per carattere di riservatezza visto che siamo ancora in fase di trattativa – che vorrebbe ampliare le proprie funzioni in questo stabile", spiega Onofri al Carlino il quale tiene a precisare che "non si tratta di una speculazione che non è nel nostro modo di operare. Noi ci occupiamo di rilevare immobili da riqualificare, ma conservandoli il più possibile fedelmente alla loro storia. ‘Spacchettarli’ sarebbe brutale. Dunque per noi questo edificio si presterebbe meglio ad un’attività di servizio pubblico".

Penta Investments dalla sua aveva una corsia preferenziale con Bankitalia perché nel 2019 rilevò un edificio della stessa in centro a Pordenone, dove è approdata poi un’attività commerciale, ossìa la catena d’abbigliamento Ovs. Un’operazione che potrebbe essere analoga anche a Reggio, ma solamente "qualora non dovesse andare in porto la prima trattativa", puntualizza Onofri.

Difficilmente si ripeterebbe il tandem con Ovs che ha terminato da poco un’esperienza – parrebbe non troppo soddisfacente a Reggio – nella galleria dove sorgerà il futuro nuovo Mercato Coperto. "Abbiamo avuto diversi contatti con importanti aziende che nel caso approfondirebbero volentieri per approdare in centro storico a Reggio qualora decidessimo di trasformare la destinazione dei locali ad uso commerciale", continua Onofri, il quale poi annuncia: "Abbiamo inoltrato una richiesta al sindaco Luca Vecchi per un incontro al termine delle vacanze di agosto. Vogliamo fare le cose fatte bene, ci presenteremo e illustreremo il nostro progetto".

Infine Onofri tesse le lodi di Reggio: "Abbiamo fatto un investimento importante perché ci crediamo. La cifra? Top secret per ora, ma una volta che arriveremo in città la comunicheremo. È il nostro primo progetto su questa città che riteniamo abbia un grosso potenziale. Dal punto di vista sociale e istituzionale abbiamo già trovato un ottimo terreno fertile. L’Amministrazione ci è sembrata molto competente e disposta a porsi al servizio dei cittadini per sviluppare punti di interesse, anche per creare opportunità e posti di lavoro che in un contesto come quello di oggi è davvero importantissimo. E poi abbiamo già avuto diversi contatti con la Soprintendenza (che regola i vincola presenti sull’edificio dell’ex Bankitalia, ndr). Spesso si dice che non è facile avere a che fare con loro, invece abbiamo trovato una disponibilità, un’attenzione e una competenza non comuni".