Si infortuna e viene licenziato. Due dirigenti a processo per lesioni colpose gravissime

Secondo la procura sono state violate le norme di prevenzione

Stava portando fogli di nylon verso un camion, sul quale un collega stava caricando un bancale: quest’ultimo lo investì col muletto in retromarcia, schiacciandogli la gamba destra. Da quel giorno, il 20 gennaio 2017, l’operaio 54enne non può più usare l’arto. Ed è costretto a una stampella, con la quale si è presentato anche ieri in tribunale, dov’è iniziato il processo a carico di due uomini che rivestivano ruoli apicali nell’azienda di Montecchio dove lui lavorava. Per loro, due reggiani, un 60enne presidente della ditta e un 61enne che era amministratore delegato, il pm Isabella Chiesi ha formulato l’accusa di lesioni colpose gravissime, con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. La Procura contesta la mancata applicazione di una segnaletica sul pavimento "per distinguere le aree di transito dei veicoli da quelle del personale". E anche l’assenza di specchietti retrovisori: "Non sono stati fatti installare sui muletti". Davanti al giudice Michela Caputo, sia il pm sia le difese - l’avvocato Nino Giordano Ruffini per il presidente, l’avvocato Maurizio Attolini per l’ex amministratore delegato - hanno chiesto di sentire testimoni. L’operaio si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Luca Mistrorigo. Attolini si era opposto, sostenendo che allora il suo assistito non era formalmente delegato alla sicurezza. Ruffini dichiara: "Rigettiamo gli addebiti. Dimostreremo che l’incidente si è verificato a causa della condotta del lavoratore". L’operaio, che aveva sporto denuncia, ha voluto raccontare il proprio dramma: "Poiché dopo l’incidente non riuscivo più a indossare scarpe antifortunistica, sono stato anche licenziato. Da allora non lavoro più: ho solo un sussidio Inail e devo pagare di mia tasca contributi per la pensione". Mistrorigo rimarca che per lui è stato stimato "un danno biologico del 45% da responsabilità civile. Ma finora l’assicurazione ha versato del tutto inadeguato".

Alessandra Codeluppi