
I carabinieri hanno arrestato il 68enne di origine calabrese residente a Boretto
È diventata definitiva la condanna a un anno di reclusione per un calabrese di 68 anni, residente a Boretto, dopo che l’Ufficio di sorveglianza del tribunale reggiano ha respinto la richiesta di una misura alternativa alla reclusione, che era stata richiesta dallo stesso condannato. Dunque, è scattato il trasferimento in carcere per espiare la pena legata a un processo per simulazione di reato e danneggiamento di beni assicurati. L’uomo aveva denunciato in caserma a Boretto il furto di un autocarro Man 480 da 70mila euro, coperto da assicurazione contro simili reati. Ma si è ritrovato indagato per la simulazione del reato, denunciato probabilmente per ottenere il risarcimento dall’assicurazione. Il 68enne era coinvolto anche nell’operazione Truck Impex, che aveva fatto emergere furti inesistenti di mezzi pesanti, individuando i componenti di un’organizzazione internazionale ritenuta responsabile di reati come appropriazione indebita, furto e riciclaggio. Quindici persone finirono in manette e numerosi conti bancari vennero sequestrati. Emersero furti di autoarticolati, escavatori, veicoli speciali e da cantiere, poi commercializzati attraverso la ditta ’Truck Impex’ con sede in Austria, nei pressi di Innsbruck. L’attività illecita aveva provocato dei notevoli danni ai privati derubati dei veicoli, ma anche società finanziarie e assicurazioni, rimaste vittime di vere e proprie frodi. I mezzi pesanti in Austria venivano forniti di falsa documentazione ed esportati verso Europa dell’Est, Albania e Kossovo, Nord Africa, Emirati Arabi e Turchia.
Antonio Lecci