Sos pedopornografia: "Una chat Whatsapp con immagini esplicite". Allarme dei genitori

Decine di chiamate alla polizia postale per segnalare il gruppo. Sarebbero coinvolti centinaia di minorenni, anche reggiani. Nelle prossime ore gli appuntamenti per le denunce formali.

Sos pedopornografia: "Una chat Whatsapp con immagini esplicite". Allarme dei genitori

Sos pedopornografia: "Una chat Whatsapp con immagini esplicite". Allarme dei genitori

Sono arrivate tantissime chiamate alla polizia postale di Reggio Emilia, nelle scorse ore, da parte di genitori allarmati per una chat Whatsapp a sfondo pedopornografico in cui ci sarebbero centinaia di partecipanti, per lo più minorenni e adolescenti anche della nostra città.

Una chat dal titolo ’Aggiungete membri fino ad arrivare a 1000’, che ha come immagine del profilo dei palloncini, ma il cui contenuto sarebbe a dir poco agghiacciante.

Stando ai racconti dei genitori che hanno contattato le forze dell’ordine, infatti, all’interno del gruppo sarebbero poi state inviate foto a sfondo pedopornografico, anche violento, come in una sorta di adescamento. Con l’invito poi a coinvolgere nella chat altri ragazzini (alcuni di loro hanno soltanto 13 anni) e a mandare loro stessi immagini sessualmente esplicite.

La polizia postale ha fissato nelle prossime ore i primi incontri dei genitori che intendono sporgere formale denuncia, ma sono molte le chiamate che si stanno accavallando; quindi si presume che le denunce riguardo la stessa chat saranno parecchie. Nel frattempo gli inquirenti stanno cercando di raccogliere informazioni sulle caratteristiche della chat; non si tratterebbe infatti di un caso isolato, né di carattere locale. Piuttosto si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso negli ultimi mesi su tutto il territorio nazionale.

Anche la procura di Reggio Emilia sta aspettando di ricevere le querele da parte dei genitori dei ragazzini coinvolti, per poi procedere con gli accertamenti.

Nell’ottobre del 2023 un altro caso-fotocopia era avvenuto a Fermo, dove era emerso un gruppo WhatsApp che tentava di arruolare mille minorenni per diffondere contenuti violenti, materiale sadomaso e video pedopornografici, anche autoprodotti.