Sottoponte di via Turri ’incartato’. Da degrado a grande tela bianca su cui disegnare il nuovo spazio

Ieri per tutta la giornata è andato in scena il ’Wrapping day’, che ha coinvolto i ragazzi del quartiere. Ognuno ha potuto lasciare un’impronta di colore sotto il cavalcavia e proporre nuovi utilizzi.

Sottoponte di via Turri ’incartato’. Da degrado a grande tela bianca su cui disegnare il nuovo spazio

Sottoponte di via Turri ’incartato’. Da degrado a grande tela bianca su cui disegnare il nuovo spazio

L’arte per combattere il degrado e dare una nuova vita a luoghi anonimi. Con questo approccio ieri è andato in scena il Wrapping day (da to wrap, incartare) nel sottoponte di via Turri, in piena zona stazione. Al posto di un parcheggio selvaggio su un cemento sconnesso, una grande tela bianca che ricopre pavimento e pilastri del ponte, su cui disegnare tutto ciò che viene in mente. Un’azione collettiva per “incartare” e ridisegnare lo spazio pubblico sotto il ponte. Alle prime luci del mattino il team di “Sottoponte”, progetto promosso dall’associazione culturale Cinqueminuti e Binario49, ha ricoperto l’area con enormi fogli di cartone bianco, che durante l’intera giornata sono diventati una tavolozza per centinaia di persone di tutte le età. Insieme hanno lasciato il proprio segno su carta con pennarelli, bombolette e vernici, per creare un disegno condiviso e partecipato in scala reale del possibile futuro di questo spazio urbano. Tra le nuove funzioni e i nuovi valori di relazione che sono stati immaginati da chi abita e frequenta il quartiere, in particolare le generazioni più giovani, ci sono una zona riservata al cinema e agli spettacoli, un’altra dedicata allo sport e un angolo ristoro dove incontrarsi e stare insieme.

Il Wrapping Day è una nuova tappa del progetto Sottoponte – Prove generali di trasformazione, il percorso di rigenerazione urbana a base culturale per ripensare le funzioni dello spazio pubblico sotto il cavalcavia di via Turri attraverso design sociale, urban art e arti performative. La direzione scientifica è affidata all’architetto Francesco Bombardi, il team creativo è composto da Tommaso Monza (Natiscalzi DT), coreografo, Luca Macca (Compagnia del Buco), artista circense, e Andrea Mazzoni, fotografo e videomaker.

Per tutta la giornata sono state attivate anche alcune “isole creative”, che hanno accolto laboratori di arti circensi, pratiche fisiche dedicate alla percezione di sé e del proprio spazio, workshop di autocostruzione, laboratori di teatro danza e fotografia. L’attività partecipata di disegno urbano si è conclusa alle 18 con The space between us, "un’azione performativa partecipata per uno spazio urbano sottovalutato che vuole contenere umanità" a cura di Natiscalzi DT. Gran finale in musica con una urban jam session a cura di Baba Beatbox. Per tutta la giornata sono stati attivi il servizio bar a cura di Binario49 e il Micromercato con artigiani e produttori locali.

Soddisfatto anche Lanfranco de Franco, assessore alla Partecipazione: "Oggi è una bella giornata per il quartiere stazione: il Wrapping Day è un progetto di rigenerazione temporanea che si inserisce in un percorso più ampio che coinvolge la zona di via Turri e via Paradisi. Lo facciamo prima di tutto con i ragazzi del quartiere e le persone che vivono Binario49, che frequentano lo Spazio Raga e che partecipano ai progetti educativi del Comune. Insieme a loro vogliamo disegnare un nuovo spazio urbano, trasformando quello che prima era un parcheggio non particolarmente gradevole e che invece intendiamo vivere come luogo della comunità".