REDAZIONE REGGIO EMILIA

Sulpl, appello ai candidati: "Più sforzi per la sicurezza"

Il sindacato di polizia locale: "Rispetto degli impegni per le assunzioni, maggiori finanziamenti e nuove aree per vittime di reati da Codice rosso" .

Sulpl, appello ai candidati: "Più sforzi per la sicurezza"

Il sindacato di polizia locale: "Rispetto degli impegni per le assunzioni, maggiori finanziamenti e nuove aree per vittime di reati da Codice rosso" .

Ultimi appelli per i candidati consiglieri regionali che saranno protagonisti al voto dei prossimi giorni in Emilia-Romagna (il 17 e il 18 novembre). Il Sulpl, sindacato di polizia locale, chiede un maggiore impegno nel campo della sicurezza. "È evidente – sottolineano Luca Falcitano (nella foto) e Lorenzo Cristofaro, rappresentanti del Sulpl – come siano in netto aumento i fenomeni di microcriminalità non solo in città ma anche in provincia. Riteniamo che su questo tema chi si candida al ruolo di consigliere regionale debba presentare delle proposte concrete che possano permettere a chi fa sicurezza di poter migliorare il servizio svolto alla cittadinanza. Dai vari programmi, però, non emerge la massima attenzione alla sicurezza. Ci auguriamo invece che dalla Regione arrivino maggiori finanziamenti e progetti concreti che possano mettere al centro il Comune di Reggio, che deve fare da traino per i comandi della provincia. Parliamo di finanziamento per le attrezzature del fotosegnalamento, nuove aree per l’ascolto delle vittime di reati da Codice rosso – incalzano dal Sulpl –, l’introduzione della sperimentazione del taser".

Falcitano e Cristofaro invitano inoltre a "un maggior controllo sugli impegni dei vari enti per le assunzioni. Ad oggi nessun ente nel Reggiano rispetta gli standard regionali. Una maggior sicurezza passa anche dal mettere in condizioni gli agenti di operare nelle condizioni migliori. In questi anni sono state inevase le richieste di introduzione della polizza assicurativa per gli infortuni sul lavoro, come avviene in Regione Lombardia. Molto resta da fare e l’introduzione delle tutele in legge regionale può essere un primo segnale in attesa della legge di riordino delle polizie locali".