
La carovana rosa in Appennino il 21 maggio: approdo a Castelnovo Monti Il giorno dopo ciclisti sotto i castelli matildici con l’arrivo a Viadana.
A colorare di rosa il nostro Appennino il prossimo maggio non saranno soltanto i fiori di stagione, ma pure il Giro d’Italia: le due tappe reggiane rivelate nelle scorse settimane sono state annunciate ufficialmente ieri a Roma alla presentazione della corsa che partirà il 9 maggio dall’Albania per concludersi il 1° giugno nella capitale.
Dei ventuno atti in programma, un paio si svolgeranno sulle nostre strade, dove l’ultimo passaggio della gara più amata dagli italiani risale a due anni fa (partenza da Scandiano): il 21 maggio con la frazione che da Viareggio si concluderà per la prima volta nella storia a Castelnovo Monti, il giorno successivo con la tappa che da Modena arriverà a Viadana transitando nella zona dei castelli matildici. Tecnicamente, si tratterà di due giornate stuzzicanti per lo spettacolo quanto insidiose per la classifica: come tutte quelle che affrontano salite più o meno impegnative. Ma come sempre il Giro abbina all’aspetto sportivo quello di vetrina del territorio: in entrambe le giornate, sarà l’occasione per esporre al grande pubblico (la corsa rosa viene trasmessa in 200 Paesi nei cinque continenti) una provincia che deve rimontare rispetto ad altre, essendo precipitata nella graduatoria di quelle dove si vive meglio in Italia.
A tingersi di rosa l’Appennino inizierà il 21 maggio con l’undicesima tappa che, salendo dalla Versilia e dalla Garfagnana, affronterà una delle salite più toste di questa edizione, San Pellegrino in Alpe. Dopo la lunga discesa nel Modenese, si entrerà nel Reggiano a Cerredolo per risalire verso Toano prima di un finale movimentato che toccherà lo storico borgo di Costabona, Villa Minozzo e la Gatta per arrampicarsi verso la Pietra di Bismantova. Sarà l’ultima difficoltà prima dell’arrivo in centro a Castelnuovo Monti, (comune rappresentato ieri a Roma da una delegazione di cinque amministratori), dopo 185 chilometri di corsa non certo agevoli.
Da Modena si ripartirà il 22 maggio per una giornata che agiterà il gruppo proprio in territorio reggiano. Attraversate Maranello e Sassuolo, la corsa entrerà sulle nostre strade a Castellarano, salirà a Baiso da Roteglia, transiterà sotto il castello di Carpineti e procederà verso Trinità da Felina e Gombio, scenderà a Cerezzola sfiorando il tempietto del Petrarca e da Ciano salirà verso i castelli di Rossena e Canossa. È lo stesso percorso che, arrivando dal Parmense, venne affrontato nel 2021, quando l’unica giornata di maltempo di quel Giro impedì agli elicotteri di alzarsi e riprendere le bellezze della zona: l’augurio è che stavolta il clima sia favorevole. Da Canossa, la tappa proseguirà per Quattro Castella e Bibbiano, in omaggio al decano dei tecnici della bici Bruno Reverberi, che di Giri ne ha affrontati oltre quaranta, poi proseguirà per Montecchio e Sant’Ilario raggiungendo Brescello prima del circuito finale a Viadana che chiuderà 172 chilometri di gara. Altra tappa dove paesaggio e agonismo vanno a braccetto, come da copione per un evento che non è semplicemente ciclismo.