Tornano i furbetti del reddito di cittadinanza

Questa volta nella Bassa. A finire nella rete della Guardia di finanza sono in 24, alcuni hanno beneficiato dell’esenzione di ticket sanitari

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La Guardia di finanza reggiana ha scoperto in alcuni paesi della Bassa ventiquattro persone che risultano aver indebitamente percepito il reddito o la pensione di cittadinanza, con alcuni casi in cui si è scoperto che avevano beneficiato di illegittime esenzioni in materia di ticket sanitari.

L’intensificazione dell’attività di controllo, svolta dai reparti territoriali del comando delle Fiamme gialle per contrastare i fenomeni di indebito accesso alle risorse pubbliche erogate dallo Stato, ha consentito di intercettare alcuni casi di indebita percezione del cosiddetto "reddito di cittadinanza". E non solo. I militari della tenenza di Guastalla hanno puntato le loro attenzioni verso tre cittadini italiani, residenti a Boretto e Gualtieri, la cui posizione risultava alquanto sospetta.

La loro reale posizione economica non sembrava combaciare con quanto invece era stato dichiarato al momento di essere ammessi al contributo pubblico a fondo perduto. Gli accertamenti hanno infatti permesso di scoprire che gli stessi soggetti avrebbero reso dichiarazioni false, attestando appunto circostanze non veritiere, allo scopo di ottenere in maniera illecita l’erogazione della misura di sostegno al reddito prevista per i cittadini in difficoltà economiche.

Ma in quale modo avevano dichiarato il falso? Le irregolarità hanno riguardato l’omessa comunicazione di un patrimonio mobiliare superiore a trentamila euro e false attestazioni in tema di composizione del nucleo familiare. E’ dunque emersa una realtà ben diversa da quella dichiarata in fase di domanda del reddito di cittadinanza. E non è finita qui. Le Fiamme Gialle, in controlli sull’erogazione della pensione di cittadinanza, hanno esaminato alcuni casi di persone residenti tra Luzzara, Novellara e Boretto. E sono emerse irregolarità addebitate a tre cittadini italiani e due stranieri, che avrebbero falsamente attestato il possesso dei requisiti previsti dal legislatore, omettendo però di comunicare l’esatta composizione del nucleo familiare, i redditi evasi e già accertati dall’Agenzia delle Entrate, la variazione della condizione occupazionale dopo l’avvio di un’attività d’impresa.

I casi complessivamente accertati sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, oltre che alla direzione provinciale dell’Inps di Reggio, con cui esiste un coordinamento proprio con la Guardia di finanza per consentire l’immediato blocco del beneficio ancora da riscuotere, per circa 15 mila euro, fino al recupero delle somme già indebitamente incassate e quantificate complessivamente in oltre 43 mila euro.

Le Fiamme Gialle, nella loro capillare attività di indagine, hanno pure scoperto indebite esenzioni dal pagamento del ticket sanitario, per prestazioni mediche e acquisto di farmaci, da parte di sedici persone residenti a Brescello, Reggiolo, Boretto, Novellara, Gualtieri e Luzzara. Tutte le posizioni irregolari, che hanno complessivamente omesso di corrispondere il pagamento dei ticket per oltre quattromila euro, sono state segnalate al competente ufficio dell’Azienda Usl reggiana, per avviare l’azione di recupero delle somme evase. L’erogazione del reddito e della pensione di cittadinanza, insieme alla esenzione dal pagamento del ticket sanitario, rappresenta un sostegno per quanti hanno concretamente bisogno di assistenza. E’ per questo che la Guardia di Finanza si dichiara impegnata in prima linea "per contrastare ogni fenomeno di indebito accesso alle misure in questione, affinché le risorse rese disponibili dallo Stato possano essere fruite dai soggetti realmente bisognosi".

Antonio Lecci