"Tu non entri, sei una delinquente"

Una ragazzina lasciata fuori dalla discoteca Corallo, i genitori denunciano il locale: "Non hanno le prove"

Migration

"Non hanno fatto entrare una ragazzina, accusandola di essere una delinquente ma senza fornire alcuna prova...". Ancora un dito puntato contro la discoteca Corallo di Scandiano. A scagliarsi contro la gestione del locale d’intrattenimento è la madre di un 16enne (manteniamo l’anonimato per tutelare la privacy del minorenne).

"Mio figlio – racconta la donna – ieri sera (mercoledì, ndr) è andato insieme ad altri quattro compagni e compagne di classe a ballare al Corallo. O meglio, avrebbero voluto... Perché all’ingresso ci sono stati dei problemi". E scende nei dettagli: "Mio figlio e altri due maschi hanno pagato e sono entrati. Mentre una delle due ragazzine è stata bloccata. Un buttafuori le ha detto: ‘Tu non entri perché tempo fa, in una serata sei stata coinvolta in una rissa...‘. A quel punto mio figlio e gli altri due amici hanno chiesto i soldi indietro perché senza le due ragazze, non sarebbero rimasti dentro. Ma altro che denaro, ha ricevuto un bello spintone ed è stato cacciato fuori...". Era circa l’una. I ragazzi chiamano i genitori; non avendo la patente in quanto minorenni, chiedono di farsi venire a prendere in anticipo rispetto a quello che doveva essere una notte di divertimento. "Mio figlio mi ha informata – continua la donna – e sono arrivata davanti alla discoteca. Ho chiesto spiegazioni al buttafuori e ai titolari. Ho chiesto se avessero le prove. Mi hanno risposto di essere in possesso di un video. Alla mia richiesta di esibirlo, però me lo hanno negato. Se fosse stato davvero come dicono loro, avrebbero ragione a non far entrare la ragazza. Ma la giovane non ha commesso nulla. Il gruppo di mio figlio è composto da bravi ragazzi, frequentano tutto il liceo classico. Non per ragionare con etichette, ma non sono proprio dei facinorosi per usare un eufemismo...".

A quel punto la donna ha chiamato i carabinieri di Scandiano, che sono arrivati sul posto. "Mi hanno detto che per legge, una discoteca può far entrare chi vuole. Io però penso che questo sia un comportamento sbagliato. Come facciamo crescere i nostri giovani? Volevano solo andarsi a divertire e non facevano nulla di male. Sono allibita anche dal modo in cui sono stata trattata dai titolari, con grande arroganza". La mamma però non demorde: "Sono andata in caserma a sporgere denuncia. Anche se i carabinieri mi hanno detto che non si prefigurano reati. E lo spintone a mio figlio? Pretendo le scuse dal locale". Ieri abbiamo provato a cercare a lungo il titolare Gianni Zambelli, per concedergli una replica, ma senza mai ottenere risposta.

dan. p.