Un Primo Maggio giovane col concerto di Motta

Festa dei lavoratori per far rivivere la normalità ai ragazzi. E si parlerà di pace. Al Governo chiedono un ’recovery plan’ post-bellico e più sicurezza

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Un Primo Maggio dedicato alla pace e ai giovani. Con tanto di concerto ’indie’ in piazza, roba ben diversa dalle solite note che tradizionalmente accompagnano la festa dei lavoratori. Sarà infatti Motta, il cantautore pisano, ad animare piazza Martiri del 7 Luglio. I sindacati tornano in piazza quindi dopo due anni di pandemia, facendo sfilare il tradizionale corteo dalle 15. La manifestazione inizierà da viale Montegrappa per raggiungere piazza Martiri del 7 luglio, dove verrà allestito un palco sul quale si esibirà alle 17 il cantautore Motta, subito dopo gli interventi dei tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. "Abbiamo pensato – dichiara Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia Centrale – anche ai giovani quest’anno. Nella speranza che dopo l’isolamento dovuto al Covid, possano tornare ad apprezzare gli eventi dal vivo, godendosi un momento di nuova normalità". In questa giornata non si promuove solamente lo stare insieme, ma anche i valori legati alla pace come ricorda anche Cristian Sesena, segretario generale della Cgil: "Il sindacato è costruttore di pace, i lavoratori non conoscono nessuna forma di conflitto, ma costruiscono con le loro mani e la loro intelligenza. La distruzione che la guerra porta è quanto di più distante dai valori del sindacato".

Dopo l’emergenza sanitaria segue quella umanitaria legata alla guerra in Ucraina che non può restare indifferente ai sindacalisti: "Un Primo Maggio finalmente in presenza – spiega Papaleo – in cui avremmo voluto parlare di crescita. Invece, in un momento come questo, bisogna riflettere sulla pace e sul valore della libertà, che troppo spesso diamo per scontati". A proposito di lotta alle ostilità il segretario della Uil Modena e Reggio, Luigi Tollari, ricorda: "I simboli nazisti disegnati sui nostri cartelloni non ci fanno paura. Li condanniamo molte severamente. Sono inaccettabili". Per questo Sesena aggiunge: "Durante il corteo abbiamo allertato un servizio d’ordine, non vogliamo assolutamente che la festa diventi qualcos’altro".

Ma i temi importanti della giornata non sono finiti: "Lavoriamo insieme su proposte concrete che vogliamo sottoporre al Governo per tutelare il lavoro e i lavoratori – sostiene Tollari – Più sicurezza nei luoghi di lavoro in difesa della loro dignità e del potere d’acquisto dei salari oggi fortemente penalizzati. Ci impegniamo per avere una giusta riforma fiscale, partendo della voragine di evasione oggi stimata in 110 miliardi. Diciamo le cose come stanno: non si va a lavoro per morire. Il Governo ha stanziato miliardi per questo motivo, ma a livello nazionale le vittime sul lavoro sono ancora 182, mentre nella sola provincia di Reggio nel 2021 sono 15, 4 in più rispetto all’anno scorso".

Anche Papaleo ricorda: "Basta con la politica del no, rivolgiamo un appello al nostro Governo per ricevere più decreti ’brevi’, ma soprattutto riforme strutturali, come ad esempio una nuova politica energetica. Bisognerebbe rivolgere un appello anche all’Europa, dopo i sostegni per la pandemia, servirebbe un recovery di guerra".

Rosaria Napodano