Una mostra sull’inno polacco nato nella Reggio napoleonica

Fu composto dal tenente Wybicki mentre era di stanza qui, e suonato per la prima volta davanti al Vescovado

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Soldati con la bandiera polacca cucita sulle maniche camminano per le strade, inguainati nelle uniformi da cerimonia. Poco lontano, un brano viene scandito da una banda musicale. Le note rimbalzano tra le case del centro, avvolgendo i passanti. Una mostra viene inaugurata ai chiostri della Ghiara. Sono atmosfere e situazioni colte l’altro giorno dai curiosi. Tracce che rimandano a Jozef Wybicki, patriota e compositore polacco. Momenti che hanno pungolato un balzo nel Settecento, quando in città nell’idea di libertà aleggiano aspirazioni e grande fermento. E come sfondo, la presenza napoleonica in Italia. E’ Il 1797, l’anno della proclamazione del Tricolore, che s’innesta negli eventi della Repubblica Cispadana e nei fatti successivi. E’ in luglio, a Reggio, che Jozef Wybicki, grado di tenente, dà forma alla Mazurka di Dabrowski, che tempo dopo diventerà l’inno della Polonia. Jozef Wybicki ha intrapreso l’esperienza militare e si trova al seguito di Jan Henryk Dabrowski insieme a molti altri connazionali. Fa parte della Legione polacca, che appoggia le truppe napoleoniche. Tra gli obiettivi, l’opposizione a chi vuole la spartizione della Polonia, tra cui gli Asburgo e altre realtà. L’Europa dell’epoca è uno scacchiere in continuo e complesso mutamento. C’è chi vede affinità storiche tra la frammentazione dell’Italia e della Polonia a causa delle potenze straniere. I soldati polacchi presenti a Reggio sono circa 1500, devono evitare sommosse ai danni del governo. Il gruppo porta vessilli con i colori della bandiera francese e il motto "Tutti gli uomini liberi sono fratelli". La storia suggerisce che la Mazurka di Dabrowki venga intonata per la prima volta nelle strade reggiane in prossimità del palazzo vescovile. Un canto in onore del comandante Dabrowki. Un cronista del periodo, Luigi Silvetti, scriveva: "Serenata fatta al Generale Polacco, in suo onore, Nominato. La sera detto 10 detto Luglio verso mezza ora di Sera fino alle ore Due di Note seguì la detta Serenata dai Nostri professori e diletanti della musica con tutti li istrumenti. E con la Banda, e la fecero su la Strada avanti al portone del Vescovado; essendo costì d’alloggio il suddetto che anzi era alla finestra". Una targa marmorea ricorda l’evento. E’ collocata in piazza Prampolini, in corrispondenza del numero 5. Si legge: "Nel vicino palazzo vescovile Jozef Wybicki nel mese di luglio 1797 scrisse la Mazurka di Dabrowski ‘Seszcze Polska nie zginela’ che per la prima volta intonata tra le mura di Reggio divenne l’inno nazionale polacco.". La stradario cittadino rilancia il fatto: nel quartiere Rosta Nuova spicca via Wybicki. La composizione nel tempo ha avuto piccole modifiche e negli anni ‘20 del Novecento è stata adottata come inno. Una storia nella Storia, anche espressa in musica e parole. E che ha Reggio nel pentagramma.