LARA MARIA FERRARI
Cronaca

’Una vita da social’ : "State attenti alle parole. Per alcuni sono veleno"

In piazza l’iniziativa della polizia di Stato con quattro classi di studenti. Mostrato ai ragazzi un video-messaggio dell’amato rapper Alfa.

’Una vita da social’ : "State attenti alle parole. Per alcuni sono veleno"

’Una vita da social’ : "State attenti alle parole. Per alcuni sono veleno"

Chi meglio di Alfa, classe 2000, cantante pop, rap e indie che ha conquistato i giovanissimi dalle platee di Youtube e TikTok, è in grado di sensibilizzare i ragazzi alla prevenzione dei rischi e pericoli che essi corrono in Rete? Scelta molto azzeccata, da parte della Polizia di Stato, che ha mostrato il suo volto e le sue parole attraverso lo schermo di un computer, ieri mattina nel truck fermo in piazza della Vittoria, durante la lezione offerta ai giovani studenti di quattro classi delle scuole medie Alessandro Manzoni e Antonio Ligabue e di due classi della scuola elementare Giovanni Pascoli di Reggio, che hanno partecipato a questo momento di legalità. "Venivo bullizzato perché timido e grosso – continua Alfa –. Perciò vi invito, se vi sentite coinvolti in sentimenti tossici, tirateli fuori. E state attenti alle parole. Per alcuni non sono nulla, ma potrebbero rivelarsi un veleno".

Sulle parole e sul loro peso si è soffermata la lezione, molto interattiva, a bordo del truck della polizia che ha fatto sosta in piazza, a distanza di due anni dall’ultima volta, per proseguire ‘Una Vita da Social’, la più importante e imponente campagna educativa itinerante di polizia di Stato e Postale, insieme a ministero dell’Istruzione, nell’ambito del progetto ‘Generazioni Connesse’ e con il sostegno di Google.

"Noi siamo i guardiani della Rete – ha spiegato Lucia Gori dell’Osservatorio per i crimini contro la discriminazione online –. Ci occupiamo di crimini e discorsi d’odio. Se qualcuno vi fa del male, ci siamo anche noi per aiutarvi. Perciò è fondamentale la collaborazione fra polizia di Stato e società civile".

Un’iniziativa che parla di sicurezza online, social network e cyberbullismo e che quest’anno, per l’undicesima edizione, si arricchisce anche con approfondimenti su educazione stradale e contrasto ad ogni forma di discriminazione.

Un progetto sempre al passo con i tempi, che tocca temi cari ai ragazzi, come ha dimostrato la lezione di ieri davanti alle classi reggiane, molto preparate e attente ai pericoli che derivano dalla discriminazione per etnia, orientamento sessuale e aspetti fisici e psicologici, per diffondere la cultura della sicurezza online e una sempre maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti che la rete mette a disposizione. ’Una Vita da Social’ ha raccolto un grande consenso: gli operatori della polizia postale hanno incontrato nel Paese oltre 3 milioni di studenti, sia nelle piazze sia nelle scuole, 247mila genitori, 142mila insegnanti per un totale di 21mila Istituti scolastici, oltre 600 città raggiunte sul territorio e due pagine Twitter e Facebook con 135mila like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

Scopo dell’iniziativa è prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione e molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della ‘parola’. Gli studenti attraverso il diario di bordo www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.