Via dalla tavola bevande zuccherate, grassi saturi e cibi trasformati

Cardiopatia ischemica, confermato il ruolo dell’alimentazione

Continuano con regolarità gli studi sulla prevenzione della cardiopatia ischemica, cioè quella patologia che colpisce il cuore, in grado di innescare dolore al torace (angina pectoris) ed anche infarto.

Una ricerca pubblicata nelle settimane scorse, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, sulla rivista scientifica European Heart Jornal, ha confermato ancora una volta il ruolo fondamentale di una sana alimentazione.

Gli studiosi hanno rilevato che uno scorretto modo di nutrirsi, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione arteriosa sono i tre principali fattori di rischio per questa malattia cardiaca.

Lo studio ha analizzato una indagine scientifica effettuata in 195 nazioni nel periodo 1990-2017 e si è così capito che per la cardiopatia ischemica si sono avuti milioni di decessi favoriti non solo dalla cattiva alimentazione e dalle altre due cause sopra ricordate, ma anche dal tabacco, dalla sedentarietà, dall’alcol e dal sovrappeso.

I dati raccolti hanno evidenziato che la temibile cardiopatia ischemica può essere in buona parte prevenuta contrastando tali fattori negativi e fra questi principalmente il modo sbagliato di alimentarsi.

Questi ricercatori ricordano infatti che si avrebbero una infinità di malati in meno di questa patologia se si riducessero il consumo di bevande zuccherate, di grassi saturi, di cibi con zucchero, di sale e di alimenti trasformati, privilegiando invece frutta, verdura, pesce, cereali integrali e noci.

William Giglioli

medico specialista

in Scienza dell’Alimentazione