
Ennio Ferrarini (Occhio al Centro) riporta l’attenzione sul tema durante l’incontro della consulta "Gli ultimi dati risalgono al 2016": al via una richiesta congiunta col Comune per avere aggiornamenti.
Nel cuore del centro storico di Reggio, in via Toschi, la grande antenna collocata sopra l’ex sede Telecom (ora anagrafe comunale) torna a far discutere. Il tema è stato il fulcro dell’ultima riunione della consulta del centro storico, durante la quale i cittadini presenti sono stati informati sulla richiesta avanzata da Ennio Ferrarini (foto), coordinatore del gruppo Occhio al Centro, all’Arpae(agenzia regionale per la prevenzione ambiente ed energia dell’Emilia-Romagna) per ottenere nuovi dati sulle emissioni elettromagnetiche.
Le ultime misurazioni ufficiali risalgono infatti al 2016, ben nove anni fa. All’epoca, i valori registrati erano ampiamente entro i limiti di legge, con livelli di campo elettrico non superiori a 1 V/m per le misure di breve periodo e con una media giornaliera massima inferiore a 1 V/m nelle misurazioni in continuo. Tuttavia, il lungo tempo trascorso e il mutato contesto tecnologico e ambientale hanno spinto la consulta a chiedere un aggiornamento.
Ferrarini ha sottolineato come la questione sia stata sollevata già mesi fa presso l’assessorato comunale competente, senza però ottenere informazioni aggiornate. Ora, la consulta ha deciso di procedere formalmente, avanzando una richiesta congiunta con il Comune affinché Arpae torni ad effettuare rilevamenti sulla presenza di campi elettromagnetici nella zona.
L’antenna in questione si trova in un’area particolarmente sensibile: l’anagrafe comunale è un luogo frequentato quotidianamente da centinaia di cittadini, e a poche decine di metri sorge l’Istituto Parisetti, una casa di riposo che ospita stabilmente oltre cinquanta persone tra operatori e assistiti.
La normativa regionale prevede che per le nuove installazioni di impianti di telefonia mobile in prossimità di strutture sanitarie e assistenziali si debba applicare il principio di minimizzazione dell’esposizione elettromagnetica. Tuttavia, non essendoci divieti assoluti, la questione solleva dubbi e preoccupazioni tra i residenti.
La buona notizia è che Arpae ha confermato la disponibilità a effettuare nuovi controlli, specificando che l’intervento rientra nelle sue attività istituzionali e non comporta costi per il Comune. Ora spetterà all’amministrazione comunale formalizzare la richiesta e individuare i punti di misurazione più idonei.
Elia Biavardi