Kanye West, un balletto irrispettoso per la città

Facciamolo pure questo concerto, ma prendiamoci sette giorni in più di tempo

Massimo Pandolfi

Massimo Pandolfi

Reggio Emilia, 16 ottobre 2023 – Facciamolo pure questo concerto, ma prendiamoci sette giorni in più di tempo: il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa e il sindaco Luca Vecchi meritano l’oscar della pazienza.

Tutto quello che è successo e continua a succedere dall’8 ottobre in qua nella loro città non ha senso per un semplice motivo: un concerto, chiunque sia l’artista che sale sul palco, ha bisogno di tempi tecnici non solo per chi lo organizza, ma anche e soprattutto per l’ordine pubblico.

E visto che il signor Kanye West pare sia capace di richiamare decine di migliaia di persone anche con un preavviso di pochi giorni o addirittura poche ore (bravo lui, intendiamoci), Reggio Emilia deve organizzarsi.

Qui non c’entrano nulla le capacità artistiche di West e neppure la polemica politica sulle sue posizioni sicuramente imbarazzanti e divisive. Fuffa, deja vu. Qui siamo al rispetto: per i cittadini e per tutti coloro che dovranno farsi un mazzo così in poche ore (amministratori comunali, prefetto, forze dell’ordine) rischiando anche di trascurare altro.

No, non si fa così. O almeno: si potrebbe fare così se il fine fosse nobilissimo. Esempio: diamo tutto in beneficenza per le vittime dell’alluvione. Ovviamente non è questo il caso, qui ci sono di mezzo business e la passione dei fans di West.

L’occasione è ovviamente importante e prestigiosa per Reggio e sicuramente anche per questo motivo prefetto e sindaco hanno portato pazienza.

Potevano tranquillamente dire: fate pure il concerto di West, ma dobbiamo saperlo almeno un mese prima. Altrimenti picche.

Vasco Rossi, non uno qualunque, sta già facendo il tutto esaurito per il suo tour. Hanno raddoppiato le date, ci sono tutti gli ok. Ma i concerti ci sono nel giugno del 2024, non fra sette giorni.