La globalizzazione formato Reggio. Ecco l’ennesimo colpo di scena che riguarda il magnate (ormai è il caso di definirlo così) del sushi Cristan Lin, di origini cinesi ma reggianissimo, capace di creare un conglomerato di marchi della ristorazione che lo ha portato persino all’estero.
E ora i suoi piatti fanno gola alla società americana Ddc Enterprise (DayDayCook), quotata al Nyse sul listino del Nasdaq, e tra i leader mondiali nel nel mondo content-driven food consumption, che si appresta a acquisire il 51% della reggiana G.L.Industry. L’operazione, il cui closing è previsto entro marzo, mira all’espansione in Europa di DayDayCook.
La reggiana G.L.I è stata fondata apunto nel 2016 dal reggiano Cristian Lin, che a soli 40 anni detiene partecipazioni in 100 ristoranti (80 in Italia e 20 in Spagna) delle catene Sushiko, Manyi e Sagami.
G.L.I occupa una posizione di rilievo nel settore del food italiano: produce cibi asiatici pronti da cuocere e da riscaldare per la grande distribuzione ed il canale Horeca (Hotel, ristoranti e bar). Vende i suoi prodotti in private label (prodotti o servizi solitamente realizzati o forniti da società terze). E con i marchi propri Asiamama e Sushimama in oltre 7.000 punti di vendita. La società ha recentemente investito in macchinari all’avanguardia e attualmente gestisce due impianti di produzione, che le consentiranno di incrementare il proprio fatturato, pari a circa 10 milioni di euro nel 2023.
Lo Studio Associato Bartolini Pieralli guidato dal name partner Leonardo Pieralli ha seguito GL Industry sotto il profilo fiscale. Dentons ha assistito i soci venditori per gli aspetti legali con un team composto dall’associate Giacomo Pino e dal junior associate Manuel Sturba, coordinati dal partner Enrico Troianiello.