FestaReggio 2019, il responsabile. "Per ora non c’è niente"

Il responsabile Paolo Cervi imbarazzato: "Forse faremo qualcosa di più piccolo"

FestaReggio 2019

FestaReggio 2019

Reggio Emilia, 13 giugno 2019 - "Dopo la vittoria del Pd alle elezioni, chissà che fuochi d’artificio quest’estate a FestaReggio", staranno pensando in tanti. E invece probabilmente tra agosto e settembre i reggiani si troveranno a chiedersi: «Dov’è la festa?». Perché difficilmente si farà quest’anno. O almeno non come siamo abituati a pensarla. Il buco di bilancio da due milioni di euro che grava sulla festa del partito è la principale causa.

Il 2019 è sempre più l’anno in cui il rosso della sinistra si sbiadisce un po’, dallo storico ballottaggio elettorale alla prima volta – dopo 74 anni – in cui la leggendaria Festa dell’Unità rischia davvero di non essere organizzata. O perlomeno non coi mastodontici contorni – dal lunapark a ristoranti di ogni tipo fino a concerti di livello – a cui la città è abituata. Solitamente di questi tempi il segretario provinciale Andrea Costa presentava la kermesse snocciolando il programma, tra eventi, cantanti e ospiti politici. E invece tutto tace. La macchina organizzativa cominciava a muoversi già da febbraio-marzo per la stipula dei contratti. Ad oggi non c’è nulla in piedi.

A confermarlo è Paolo Cervi, direttore e responsabile di FestaReggio. «Al momento non c’è niente – dice cercando di celare un po’ di imbarazzo e difficoltà – Dobbiamo trovarci nei prossimi giorni e vaglieremo alcune ipotesi sul tavolo. Magari faremo qualcosa di più piccolo…». Poi aggiunge: «Dovrà anche essere una scelta politica», riferendosi a Costa per cominciare quello che è il più classico gioco dello «scaricabarile».

Servirebbe quasi un miracolo per ricreare il grande evento. In primis bisognerebbe trovare una location adeguata dato che il Campovolo è occupato dal cantiere per la realizzazione della maxi arena e le Fiere – dove si è tenuta l’ultima edizione – è logisticamente complicato da gestire nonché troppo dispendiosa. Nell’ambiente Dem ci sarebbe l’idea – anche un po’ per mascherare le difficoltà – di orchestrare una sorta di FestaReggio itinerante, in formula ridimensionata quindi, con due o tre serate ai chiostri della Ghiara o di San Pietro.

Il vero problema sono proprio i soldi. Il buco di quasi due milioni di euro accumulato dal 2012 (il deficit era di 400mila euro) in poi, rende tutto complicatissimo. In particolare il rapporto con gli storici fornitori; diversi infatti lamentano contenziosi e c’è chi come il colosso di frutta e verdura Cagna&Benelli si è rivolta al tribunale per ottenere i crediti vantati. «La situazione è in gestione seppur le difficoltà siano note – confessa Cervi – Siamo in una fase delicata. Con qualche creditore si è arrivati ad un accordo, con altri vedremo».

Di conseguenza, con una credibilità così minata, diventa dura rivolgersi ad altri. Lo stesso Maino Marchi, tesoriere della federazione provinciale dice: «Il credito di 160mila euro che vantiamo nei confronti di FestaReggio? Abbiamo fatto partire i solleciti, ma tanto non ci sono soldi…». E poi altro scaricabarile: «La festa non si fa? Non è di mia competenza, chiedete a Costa…».