Nilde Iotti, Roberto Fico a Reggio Emilia "Una grande donna di Stato"

Il presidente della Camera ospite al teatro Ariosto per centenario della nascita dell'illustre reggiana. "Incarna i valori delle istituzioni"

Il presidente della Camera, Roberto Fico riceve il Primo Tricolore dal sindaco Luca Vecchi

Il presidente della Camera, Roberto Fico riceve il Primo Tricolore dal sindaco Luca Vecchi

Reggio Emilia, 4 dicembre 2019 - «Nilde Iotti rappresenta il senso più profondo dello Stato e una delle parti più bella della nostra Repubblica». Il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico è intervenuto così al teatro Ariosto di Reggio, al convegno dedicato alla prima donna che ricoprì nel nostro Paese la terza carica dello Stato, ruolo che ha portato avanti per ben 13 anni, record assoluto alla presidenza dell’assemblea di Montecitorio.

Morta nel ’99 due settimane dopo aver rassegnato le dimissioni per gravi problemi di salute, nel 2020 ricorre il centenario della nascita di Nilde Iotti che Reggio, la sua città, celebrerà con una serie di iniziative. «Tutte le libertà che abbiamo oggi – ha continuato Fico – non sono scontate, ma sono frutto di conquiste anche ottenute da Nilde Iotti. Lei nacque in epoca fascista e decise di fare la staffetta partigiana lottando contro i totalitarismi, stando dalla parte della nostra Costituzione. È stata una grande donna di Stato che ha lottato per i diritti delle donne, dall’aborto al divorzio, in un periodo dove lo stesso suo partito, il Pci, era fortemente maschilista dovendosi scontrare anche coi pregiudizi per la sua relazione con Palmiro Togliatti».

Infine il presidente della Camera si è rivolto ai tanti ragazzi delle scuole in platea: «Grazie a Nilde Iotti è stata aperta la biblioteca di Montecitorio e Palazzo Madama, intitolata a lei stessa poco tempo fa. Lei incarna i valori delle istituzioni, senza distinzione di colore politico, che dovrebbero appartenere a tutti noi e che io stesso sento dentro di me da quando sono stato eletto». Fico poi è stato omaggiato dal sindaco di Reggio, Luca Vecchi, con una copia del Primo Tricolore, oltre a un libro sulla vita di Nilde Iotti scritto da Andrea Canova.

Poco dopo, a Roma, nell’aula di Montecitorio, anche la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, reggiana come Nilde Iotti, ha voluto ricordare i vent’anni dalla sua morte con un intervento a lei dedicato: «Aveva una concezione altissima delle istituzioni, fu una donna che si distinse per la sua imparzialità e per le sue battaglie in nome della giustizia sociale, dell’emancipazione femminile, per il divorzio e per il diritto all’aborto in un periodo storico in cui vigeva ancora il delitto d’onore. È stata una donna che ha saputo essere sé stessa nonostante tutto e tutti. Ciao Nilde, ciao resistente, ciao guerriera».