A14 Riccione, scappa senza pagare il gpl: "Pieno troppo costoso"

Automobilista insulta il titolare della stazione di servizio sull’A14. Scatena il caos dopo aver fatto gasolio e si prende una querela

Sul posto è accorsa la PolStrada

Sul posto è accorsa la PolStrada

Riccione, 7 marzo 2023 – Fa il pieno di Gpl in autostrada ma, ritenendo di aver preso un ‘bidone’, si allontana in fretta e furia dopo aver dato in escandescenza, senza pagare il conto. Un’automobilista di 55 anni, originario della provincia di Novara, è stato denunciato dai titolari della stazione di rifornimento e si ritrorva ora indagato in quanto accusato di insolvenza fraudolenta. Tutto comincia alla fine dello scorso dicembre, quando il 55enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Catapano, si ferma alla pompa di benzina dell’area di servizio Montefeltro Ovest, nel territorio comunale di Riccione, per fare il pieno di gas alla sua Seat Ibiza.

Fin qui nulla di strano. Se non che, al momento di aprire il portafogli e pagare, l’automobilista perdere completamente le staffe, ritenendo di essere caduto in una truffa. Vedendo il conto che gli viene presentato dall’addetto al rifornimento, infatti, comincia a protestare ad alta voce. A suo modo di vedere, 42,40 euro (questo l’ammontare della spesa) sarebbero troppi. Anche perché, sostiene, il serbatoio della sua macchina non è in grado di contenere 43,1 litri di Gpl, come riportato sullo scontrino. Ormai è totalmente fuori controllo, e si rivolge al dipendente della pompa di benzina insultandolo e dandoli del ladro.

Non pago, si fionda anche all’interno degli uffici e qui inizia a inveire con il titolare della stazione di rifornimento, prendendolo a male parole. Non solo: in uno scatto di rabbia, afferra l’adattatore metallico per il Gpl e lo scaglia con rabbia contro i mobili della stanza. Poi gira i tacchi e se ne va via, continuando a lamentarsi ad alta voce, ovviamente senza aver pagato il conto. Sul posto viene quindi richiesto l’intervento di una pattuglia del compartimento di polizia autostradale.

Gli agenti, sentiti i testimoni, redigono un verbale. Il titolare lascia passare alcuni giorni, nella speranza che l’automobilista insolvente si presenti a saldare quanto dovuto. Cosa che però non avviene e così alla fine si decide a presentare denuncia. A questo punto alle forze dell’ordine basta passare al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza per risalire alla targa della Seat Ibizia e identificare così il suo proprietario. La posizione del 55enne al momento è al vaglio degli inquirenti.