Abusi edilizi nell’ex boutique, il Comune condannato a risarcire il gruppo Armani

Battaglia sui lavori realizzati all’epoca nel negozio: il Tar accoglie parzialmente il ricorso, Palazzo Garampi dovrà pagare 18mila euro di spese legali

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La boutique ha chiuso sette anni fa. Al suo posto hanno aperto altri negozi. Ma la battaglia legale tra il Comune e il gruppo Armani sui locali di piazza Tre Martiri che hanno ospitato - per oltre 20 anni - Emporio Armani, è andata avanti fino a lungo, e si è conclusa solo poche settimane fa. I giudici del Tar hanno parzialmente il ricorso che il gruppo Armani aveva presentato, impugnando atti e ordinanze di demolizione notificati nel corso degli anni dal Comune. Una vicenda intricata. Gli uffici di Palazzo Garampi contestavano vari lavori interni, in particolare la riorganizzazione degli spazi con l’accorpamento di diverse unità immobiliari, imponendo anche il ripristino dei luoghi.

Il gruppo Armani ha fatto ricorso al Tar, impugnando vari atti e sanzioni del Comune. I giudici hanno accolto soltanto una parte il ricorso, contestando all’amministrazione anche la tempistica di alcune decisioni, e di conseguenza hanno annullato alcuni provvedimenti. Il Tar ha inoltre condannato il Comune a pagare le spese legali a favore del gruppo Armani, quantificate in 17.825 euro. Qualche giorno fa è stata firmata la delibera con la quale Palazzo Garampi ha disposto il pagamento della somma al gruppo Armani.