
Addio a Gian Franco Vecchi. Da ragazzo giocò anche in serie A
Bellaria Igea Marina non ha più il suo Gian Franco Vecchi. L’uomo, scomparso all’età di 78 anni, lascia la compagna Marina e il figlio Jacopo. Una scomparsa che ha toccato tutta la comunità bellariese, dagli amici di una vita a chi ha condiviso con lui anche una piccola parentesi lavorativa. Gianfranco, che da tutti veniva chiamato ‘Calice’ (o meglio ‘Calicino’, per via della sua passione per il vino frizzante dovuta alle sue origini venete) è stato un personaggio, a suo modo.
Originario della zona di Chioggia, Vecchi vanta un passato da buon calciatore. Da ragazzo sognava di giocare nei grandi stadi. Un sogno che era diventato realtà quando venne ingaggiato dalle giovanili della Spal mettendosi in luce a suon di gol e giocate. Gian Franco era davvero bravo a pallone e amava sempre ricordare un curioso aneddoto. Una domenica, ai tempi in cui la Spal, allora guidata dal leggendario presidente Paolo Mazza, militava in serie A, la prima squadra era a corto di uomini. Servivano dei sostituti. Vecchi fu quindi scelto ed ebbe l’occasione di giocare così gli ultimi cinque minuti di gara ed esordire in serie A. Quei cinque minuti non sono bastati per vedere tutto il talento di ‘Calice’ a calcio, ma a Bellaria tutti avevamo imparato a conoscere e a voler bene a Gian Franco. Per molti anni ha lavorato in un negozio di giocattoli e articoli estivi in zona Cagnona. Ma non solo. ’Calice’ ha fatto anche il tuttofare in spiaggia giorno e notte, facendosi voler bene da tutti. Il suo amico fraterno Piero Mazza lo ricorda così: "Gian Franco non conosceva la parola ’no’. Era sempre disponibile verso tutti". Aggiunge Davide Quadrelli, un altro suo caro amico: "La sua morte è una grave perdita per noi". L’ultimo saluto a Vecchi sarà oggi alle 15 al cimitero di Bellaria.
Aldo Di Tommaso