Due mesi all’alba. Gli alpini scaldano i motori in vista dell’Adunata nazionate che si terrà, dal 5 all’8 maggio, tra Rimini e San Marino. "Diversi alpini con le loro famiglie stanno venendo a trascorrere il weekend in riviera – spiega Sergio Giordano, veterinario alpino e addetto stampa del gruppo riminese – per ’prendere confidenza’ con la città e con l’albergo prescelto per maggio. Nel fine settimana alcuni alpini, con i quali abbiamo fatto un brindisi in una vineria di via XX Settembre, a Borgo San Giovanni, il cui proprietario è di origini bergamasche, e alpino, sono invece venuti per prendere contatto con una società sportiva nelle cui aree all’aperto una sessantina di penne nere faranno il loro accampamento". Per l’Adunata la previsione è di mettere in piedi una decina di accampamenti ufficiali, sorvegliati e recintati, con tutti i servizi, ai quali se ne aggiungeranno molti altri liberi, in varie zone del territorio provinciale, con camper, roulotte e tende. A fronte della indisponibilità dell’ex caserma Giulio Cesare molti addetti all’imponente servizio d’ordine della manfestazione dormiranno negli spazi del 105 Stadium. Attesi anche una decina di muli, componenti fondamentali e quasi mitologiche della ’forza alpina’ sulle montagne. Saranno alloggiati tra via Nataloni e il Parco 25 aprile, in zona palazzine Amir. "Altri sopralluoghi – prosegue Giordano – sono stati fatti per decidere dove posizionare i villaggi-sponsor. Mentre la protezione civile alpini ha scaricato tutti i materiali e le attrezzature da campo, cucine, fornelli, vettovaglie in via Marecchiese, nella sede della protezione civile del Comune. Tra sabato e domenica oltre cento alpini sono venuti in città". Per l’Adunata nazionale sono attesi in riviera, a quanto dichiarato dal presidente Ana Sebastiano Favero, circa 200mila persone, per un numero di pernottamenti tra 500 e 600mila. Un indotto economico stimato sui 200 milioni. Nonché un ritorno ...
© Riproduzione riservata