"Alloggio gratis ai lavoratori stagionali truffati"

Il Comune in soccorso dei dipendenti. Il sindaco: "Insieme alla Provincia pagheremo loro il ritorno a casa"

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Dopo il presidio di mercoledì davanti all’hotel Gabbiano di Bellaria, e la richiesta di aiuto a istituzioni e sindacati, finalmente sono stati ascoltati. Sono i lavoratori stagionali rimasti senza lavoro e stipendio a causa dei contratti ’pirata’ con cui erano stati assunti da una società per la catena Sugar Holiday. Il Comune di Bellaria Igea Marina si è attivato, dopo la protesta, per trovare loro un alloggio. Cuochi, camerieri, portieri notturni, addetti alle pulizie e tuttofare che cercavano un posto dove dormire per alcuni giorni in attesa di tornare a casa dopo la brutta disavventura. "Da subito abbiamo tentato di aiutare queste persone per reperire l’alloggio, insieme ai sindacati – spiega il sindaco Filippo Giorgetti – Sono stati spostati in una struttura della società, per garantire loro almeno vitto e alloggio per un paio di giorni gratis. Stiamo lavorando per organizzare i viaggi di rientro, ci sono persone provenienti da altre zone d’Italia e pure dall’estero. Alcuni viaggi li abbiamo finanziati noi e per gli altri ci darà una mano la Provincia". Le strutture Sugar Holiday hanno chiuso lasciando a bocca asciutta 23 dipendenti, tra i 25 e i 50 anni, vittime di una presunta truffa da parte di una società esterna di servizi per le imprese, che le ha prima assunte con un contratto capestro, con orari assurdi e senza giorni di riposo, poi lasciate senza stipendio per agosto e settembre. Hanno lavorato in sei hotel del gruppo Sugar Holiday, tra Bellaria Igea Marina, San Mauro Mare e Gatteo dove. "Soo stati piazzati negli alberghi dall’Asi, Azienda servizi per le imprese – spiega Monica De Vecchi, responsabile dell’ufficio vertenze della Fisascat Cisl Romagna – prima che i referenti della società venissero meno al pagamento degli stipendi d’agosto". A oggi nessuno è riuscito a mettersi in contatto con i referenti dell’azienda: risultano irreperibili da settimane. "Siamo davanti a una vera e propria truffa – concludono i sindacati – e i lavoratori si trovano bloccati qui e senza soldi". Avviate le procedure per il recupero di crediti e contributi nonché le segnalazioni a Prefettura e ispettorato del lavoro. La Cisl ha chiesto anche di approfondire eventuali criticità nelle strutture, in materia di sicurezza sul lavoro.

Rita Celli