Amazon a San Marino, stop alle consegne. Cosa vuol fare il governo del Titano

Le difficoltà legate alla vicenda con il colosso americano non sono state ancora risolte, ma ci sarebbe la volontà di ripartire

Un impiegato Amazon alla consegna dei pacchi

Un impiegato Amazon alla consegna dei pacchi

San Marino, 10 febbraio 2023 – Ancora problemi con Amazon a San Marino: c’è stato l’ennesimo blocco delle consegne ai danni dei residenti della Repubblica della Libertà. 

Il segretario dell’industria, Fabio Righi, ha detto che “Il problema con Amazon è noto, le difficoltà legate alla vicenda con il colosso americano non sono state ancora risolte, i ritardi nell'attuazione del Memorandum of Understanding, la cui firma risale a un anno e mezzo fa, non si spiegano, ma c'è la volontà di ripartire e mettere il tema al centro dei lavori di governo.

Secondo il Governo sammarinese il dialogo è aperto tanto che "il prossimo 16 febbraio - dicono dalla segreteria all'Industria - si terrà un seminario con i tecnici Amazon insieme ai collaboratori della Direzione Generale della Funzione Pubblica e ad alcuni tecnici della Pubblica Amministrazione con l'obiettivo di realizzare le policy che a San Marino mancano”.

L’obiettivo del governo di San Marino

L'obiettivo del Governo sammarinese sarebbe quello di far gestire al colosso americano il cloud della pubblica amministrazione. I problemi di San Marino con Amazon non sono recenti. Già nel 2014 la polizia civile del Titano aveva sequestrato al confine merce in consegna per quasi un milione di euro perché acquistata sia in esenzione di Iva che di monofase, la tassa sammarinese sulle importazioni. I pacchi poi avevano iniziato un'altra volta ad arrivare.

Pur non essendo San Marino considerato da Amazon un paese di consegna, ai residenti del Titano, che non fornivano una via sammarinese, ma un cap della provincia di Rimini, la merce arrivava in esenzione di Iva e di monofase.