Rimini: anziano scappa dalla casa di riposo e muore di freddo

Vittima un uomo di 93 anni malato di Alzheimer scomparso da una struttura di Igea Marina nella tarda serata di domenica. Tentava di tornare a casa, a Macerata Feltria

Antonio Brisigotti, 93 anni, di Macerata Feltria, era ospite di una casa di riposo di Igea

Antonio Brisigotti, 93 anni, di Macerata Feltria, era ospite di una casa di riposo di Igea

Rimini, 17 febbraio 2021 - Una morte orribile e tristissima, quella dell’anziano ospite di una casa di riposo di Igea Marina, scomparso domenica sera e ritrovato ieri mattina in un camping poco distante, in pigiama. Per Antonio Brisigotti, 93 anni, di Macerata Feltria, nel Pesarese, non c’era più nulla da fare: il freddo l’aveva ucciso.

A dare l’allarme ai carabinieri, domenica sera, verso le 23, sono stati i gestori della struttura ‘La Marina’, che si trova sul lungo mare di Igea, nella zona delle colonie. Uno dei loro ospiti non si trovava più. Un anziano malato di alzheimer era letteralmente scomparso. L’avevano già cercato in ogni angolo della palazzina, ma di lui non si era trovata traccia. L’unica possibilità, quindi, è che si fosse allontanato dalla casa senza che nessuno si fosse accorto di niente.

I carabinieri della Stazione di Bellaria sono arrivati sul posto in pochi minuti e hanno cominciato a battere la zona. Secondo le testimonianze degli operatori, quella sera alle 21,30 aveveno effettuato un controllo e tutti gli ospiti della casa risultavano presenti, lui incluso. Ma alle 23 si erano accorti invece che non c’era più. La prima cosa che i militari hanno cercato di ricostruire è come l’uomo fosse potuto uscire dalla struttura, ma la casa di riposo non ha telecamere interne e hanno potuto solo supporre che fosse riuscito in qualche modo a eludere la sorveglianza e fosse uscito dalla porta, per poi inoltrarsi nel buio. Non era la prima volta - hanno spiegato i responsabili - che l’anziano si allontanava. Era accaduto anche il 5 febbraio scorso, e l’avevano ritrovato nella zona della stazione ferroviaria. Nella sua confusione mentale, la sua intenzione era comunque quella di prendere un treno, sicuramente per tornarsene a casa sua. In quell’occasione tutto era rientrato senza danni, e l’anziano era stato riportato dentro.

Ma domenica sera se n’è andato di nuovo. Le ricerche sono andate avanti per un bel pezzo, ma a notte fonda si sono dovuti arrendere. Hanno ricominciato a cercarlo anche il giorno successivo, alle prime luci dell’alba. Quella è una zona di colonie abbandonate, e i carabinieri le hanno setacciate tutte una per una, sempre più preoccupati per la sorte dell’anziano signore. Quando era scomparso aveva addosso soltanto il pigiama, e con quelle temperature, temevano che non sarebbe sopravvissuto. Ma anche la giornata di lunedì non ha dato alcun risultato. Le divise hanno continuato a cercare negli anfratti più nascosti, ma era come se fosse stato ingoiato dalla faccia della terra. Naturalmente anche gli ospedale erano già stati allertati, ma niente nemmeno lì.

Poi ieri mattina hanno fatto quasi un ultimo tentativo, e sono andati a dare un’occhiata al camping di via Cardano. Il cancello che immette nel piazzale era chiuso, ma bastava spingerlo perchè si aprisse. All’apparenza sembrava che nessuno avesse violato l’ingresso, ma per scrupolo hanno comunque controllato il camping. E quando sono arrivati nella zona della lavanderia, l’hanno trovato. L’anziano era steso a terra, e hanno capito subito che per lui non c’era più nulla da fare. Hanno chiamato subito l’ambulanza, ma gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne la morte, avvenuta quasi certamente per ipotermia.

La sua meta era sicuramente la sua casa, e per raggiungerla è morto di freddo. E solo.