"Ho chiuso, meglio così". Simona Cassanu è la titolare del B&b Aquila a Viserbella. Domenica per i suoi clienti è stato l’ultimo giorno di vacanza, poi ieri mattina la partenza e un arrivederci all’anno prossimo.
Cassanu, perché chiudere già il 3 di settembre?
"Le richieste di prenotazione sono poche e le incognite sui costi pesano".
Da quanto tempo gestisce l’Aquila?
"Da cinque anni. Il primo anno sono arrivata alla seconda settimana di settembre e non è andata benissimo. Negli ultimi anni c’è stata la pandemia e ho sempre chiuso agli inizi di settembre. Ho deciso di farlo anche quest’anno, vista la situazione. Vengo da una famiglia di albergatori e con l’hotel si è sempre cercato di allungare il periodo, ma con il B&b le richieste per la seconda settimana di settembre sono poche".
Estate da dimenticare?
"Al contrario, la stagione è andata bene. E’ stata la miglior stagione che ho fatto se guardo ai ricavi. Ma non per gli italiani".
Famiglie alleggerite da caro energia e inflazione?
"Posso dirle che se un anno fa c’erano tanti italiani che se ne stavano una settimana o anche dieci giorni, quest’anno erano meno e facevano il weekend. E’ andata molto bene con gli stranieri. Tramite Booking ho lavorato tanto con i clienti arrivati dall’estero".
Ma le spese...
"Quelle si fanno sentire. L’aria condizionata pesa. Non c’è mai stato un giorno di stacco da inizio giugno al 3 settembre".
Ha pensato a sistemi ‘intelligenti’ per limitare i consumi?
"La domotica è presente. La temperatura nelle stanze è controllata, ma il consumo energetico c’è comunque e si aggiunge a tutto il resto. In generale è aumentato tutto. La biancheria ad esempio. Per un lenzuolo pagavo circa 1,20 euro o 1,30, adesso ne pago 1,80. Poi ci sono tutti i prodotti dolciari per le colazioni. Anche qui altri aumenti considerevoli".
Mentre le prenotazioni degli italiani per allungare la stagione non arrivano.
"Sono poche. Non so se siano spaventati dalla situazione o scoraggiati. Spero che chi di dovere faccia qualcosa. Se le strutture turistiche chiudono o investono meno è tutta una filiera a subirne le conseguenze".
a.ol.