Attilia, che passava le telefonate del Duce a Claretta Petacci

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Ha soffiato su 102 candeline, Attilia Villa, conosciuta come la Pitagora riccionese, perché fino a novant’anni ha fatto l’amministratrice di condominio senza usare il computer. Nel 1937 è stata assunta come telefonista al Grand Hotel di Rimini dove, ricorda il figlio Fabio Severi, riceveva le telefonate che il Duce faceva a Claretta Petacci. Sulla soglia dei vent’anni, notata da un fotografo di Rimini, ha posato in diversi angoli della città per alcune foto turistiche. La Villa è stata di seguito impiegata alla Siae di Rimini, dove ha conosciuto il violinista Agostino Severi che ha poi sposato e affiancato nel lavoro. Appassionata del ricamo ha prodotto veri capolavori. A festeggiare con lei i 102 anni nella casa famiglia Angeli Custodi di San Lorenzo c’era la sindaca Angelini, l’assessore Zoffoli, il figlio Fabio e la famiglia.