Baby gang presa dopo l’assalto al minimaket

Arrestati dalla Polizia quattro giovani marocchini: hanno messo a segno almeno altri due colpi. Terrorizzavano le vittime armati di coltello

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di Lorenzo Muccioli

Quattro giovani terribili. Arrivati appositamente da Milano e Piacenza per seminare il panico nella Riviera e ’ripulire’ i turisti sul territorio. A sgominarli alla fine ci hanno pensato gli agenti della polizia di Stato. E dietro le sbarre sono così finiti tre ventenni e un 22enne, tutti di origine marocchina, tutti ospiti da almeno una settimana di un albergo di Rivazzurra, accusati ora a vario titolo di rapina continuata in concorso, ricettazione e porto abusivo di armi da taglio. Il pm di turno Davide Ercolani ha chiesto per loro l’applicazione della custodia cautelare in carcere. E l’udienza di convalida è attesa per domani. I quattro sono difesi dagli avvocati Tiziana Casali, Giammaria Gasperoni, Rosemary Patrizi e Piergiorgio Campolongo.

I COLPI A SEGNO

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, i quattro componenti della banda sono collegati ad almeno tre rapine, l’ultima delle quali è stata messa a segno l’altra notte in un minimarket di viale Regina Margherita, a Miramare. Ma le indagini sono ancora in corso e la lista dei reati commessi dalla baby gang potrebbe allungarsi ancora. Salgono intanto a 14 complessivamente gli arresti realizzati dalla Questura di Rimini nell’arco di appena tre giorni, tra ladri, rapinatori e spacciatori.

NOTTE DI PAURA

Ma tornando alla banda, l’allarme, in viale Regina Margherita, scatta verso l’1.30 della notte, quando un cittadino bengalese, proprietario del minimarket, telefona alla linea di emergenza 112.

L’uomo è agitato. Con voce nervosa, spiega che quattro ragazzi fuori controllo hanno messo a soqquadro il suo negozio, dopo avergli portato via degli alcolici, un cappellino e alcuni souvenir. Una Volante si precipita sul posto, appena in tempo per notare, all’altezza di via Mantova, il branco che sta cercando di allontanarsi. I magrebini vengono così fermati e perquisiti. Sperando di non essere visti dagli agenti, provano a disfarsi di tre coltelli a scatto e di una collanina con il gancio di chiusura spezzato. La ‘mossa’ però non passa inosservata.

IL PRECEDENTE

Nel frattempo, due autisti di autobus, vedendo la scena, si avvicinano al gruppetto di ragazzini. La coppia dice di aver riconosciuto i ventenni, e li accusano di aver messo a segno, verso l’una e un quarto, un’altra rapina, in questo caso ai danni del cameriere di un albergo della zona.

Quest’ultimo si era ritrovato, all’improvviso, accerchiato dalla banda: i marocchini gli avevano strappato la catenina che portava al collo, ma lui era riuscito a riprendersela e a scappare. Il racconto degli autisti però non finisce qui. Martedì scorso, infatti, uno degli studenti che avevano accompagnato in gita scolastica a Rimini, un 18enne pugliese, era stato aggredito da un giovane a bordo di un monopattino: anche a lui, alla fine, era stata portata via la collanina d’oro.

Una collanina che salterà fuori, alcuni minuti dopo, durante la perquisizione della camera d’albergo in cui soggiornava il quartetto, insieme ad un’altra dello stesso materiale e un bilancino di precisione.

INDAGINI IN CORSO

Gli indizi a carico del branco, a questo punto, sono davvero tanti. Gli agenti della polizia di Stato non possono far altro che arrestarli e accompagnarli in Questura.

Sono ora in corso ulteriori verifiche e non è escluso che possa esserci la mano dei quattro giovani terribili anche dietro ad altri fatti avvenuti di recente in città.