Concessioni balneari, le ultime notizie: più indennizzi e 5 anni per le gare

La bozza di accordo sulle concessioni trova il sostegno di Confartigianato. Vanni: "Da sempre diciamo che non c’è il tempo materiale"

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C’è un accordo salva spiagge: bandi tra cinque anni per tutte le concessioni, con maxi-indennizzi per chi ha investito e resta fuori; bandi subito – ovvero entro il 31 dicembre 2023 – solo per le spiagge libere e quelle non ancora assegnate. E’ l’ipotesi sulla quale ci sarebbe – condizionale d’obbligo – un accordo sulle concessioni demaniali turistiche. Una bozza di accordo che potrebbe concretizzarsi in un emendamento dei relatori delle legge sulla concorrenza. Che prevede anzitutto la già indicata mappatura dei litorali nazionali; dopodiché gli arenili verrebbero messi a gara. Ma attenzione. Non prima di cinque anni. Che sarebbero garantiti agli attuali concessionari per prepararsi. Previsti anche importanti indennizzi per chi dovesse perdere la concessione. Ad oggi il decreto concorrenza prevede – sulla scia della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso ottobre – che tutte le gare partano entro il 31 dicembre 2023. Se venisse l’ok all’emendamento andrebbero a bando le aree oggi libere, rispettando così almeno in parte le disposizioni Ue e quelle della sentenza citata. I bandi dovrebbero anche tenere conto della "continuità d’impresa" e degli investimenti già effettuati. "Ci auguriamo che quanto al momento trapela in via informale trovi attuazione effettiva – dice Mauro Vanni, presidente Confartigianato Imprese Balneari -. Da sempre sosteniamo che non c’è il tempo materiale perché tutte le amministrazioni locali varino i bandi entro l’anno prossimo. Un termine di cinque anni per mettere a punto mappatura e bandi è più ragionevole. Ma attenzione: è fondamentale che, quando saranno messe a bando le spiagge, nella legge di riordino vengano previsti paletti che sono fondamentali per tutelare la nostra offerta turistica, gli ospiti anzitutto. Mi riferisco al riconoscimento del valore dell’impresa, al legittimo affidamento che abbiamo ricevuto facendo investimenti basandoci su una legge dello Stato, e alla professionalità del settore". Secondo il presidente Confartigianato balneatori quello degli investimenti da riconoscere è "un tema centrale". "Nella nuova legge dovranno essere previsti importanti incentivi a favore degli investimenti. Se i bandi non tenessero conto degli investimenti fatti anche fino all’ultimo, l’intero settore cadrà nell’immobilismo più totale, perdendo appeal e restringendo il campo della propria offerta di vacanza".

Mario Gradara