Bambino morto a Rimini in ospedale, cinque indagati

L’inchiesta coinvolge i sanitari che hanno avuto in cura il piccolo nelle ultime 24 ore di vita. Martedì l’autopsia

Il bimbo è morto dopo essere stato dimesso dall’ospedale e poi nuovamente ricoverato

Il bimbo è morto dopo essere stato dimesso dall’ospedale e poi nuovamente ricoverato

Rimini, 3 novembre 2019 - Una tragedia senza fine e ancora senza un perché. Ancora non si conosce la causa che ha portato alla morte improvvisa di Alessandro, il bimbo che avrebbe compiuto due anni il prossimo otto novembre, spirato in Rianimazione giovedì scorso, alle tre di mattina dopo essere stato visitato e dimesso una prima volta dall’ospedale di Rimini e poi nuovamente ricoverato. Ma per lui non c’è stato nulla da fare e i suoi occhi si sono chiusi per sempre.

La famiglia del piccolo è distrutta, straziata da un dolore che si fa fatica solo a immaginare. Ma il corso della giustizia va avanti alla luce anche dell’esposto presentato dai parenti del piccolo in Procura. Il sostituto procuratore Davide Ercolani ha subito aperto un fascicolo per omicidio colposo. E nella giornata di ieri, sono stati notificati a cinque persone gli avvisi di garanzia. Infatti sono stati almeno cinque i sanitari, medici e infermieri, che hanno visitato, quindi dimesso e poi visitato nuovamente d’urgenza, il piccolo di due anni.

Sull’accaduto c’è ancora molto da verificare e gran parte delle responsabilità di chi è stato iscritto nel registro degli indagati verranno definite dagli esiti dell’autopsia. Al momento però, come atto dovuto, sono cinque le persone indagate, le cui responsabilità saranno accertate con maggior chiarezza, in una prima fase, dall’esito dell’autopsia. La Procura ha affidato l’esame al dottor Marco Salvi di Genova, (lo stesso medico legale che aveva eseguito l’esame autoptico su Anna Maria Stellato, la giovane uccisa da Zakaria Ismaini) che dovrà capire le cause della morte, se soprattutto poteva essere evitata oppure se le condizioni di salute del piccolo erano indipendentemente dalle cure tali da portare ad un decesso negli stessi tempi e nello stesso modo. L’esame che sarà effettuato martedì, o nella tarda mattinata oppure nel primo pomeriggio, potrà anche rilevare se il piccolo avesse delle patolgie congenite. E l’esito potrà far così luce su una morte fino ad ora quanto mai assurda e inspiegabile.

I genitori del bimbo hanno già manifestato l’intenzione di rivolgersi ad un legale al quale formalizzeranno la delega nei prossimi giorni per poter seguire l’iter d’indagini anche nelle fasi più tecniche. Alessandro, che avrebbe compiuto due anni l’8 novembre, aveva manifestato un violento mal di pancia fin da mercoledì. I genitori, preoccupati dal pianto insistente del piccolo, prima si erano rivolti al pediatra di base e poi al pronto soccorso dell’Ospedale ‘Infermi'. Mercoledì mattina alle 8, infatti, erano corsi al pronto soccorso e, dopo alcuni accertamenti, verso le 13 il bambino era stato mandato a casa. Le sue condizioni però non erano migliorate e i genitori, poco prima di mezzanotte erano tornati in ospedale con il bambino che era disidratato. La situazione era precipitata tanto che Alessandro era stato trasferito in Rianimazione, ma alle tre di notte il suo cuore aveva smesso di battere. Per sempre. E una famiglia è precipitata nell’abisso di un dolore senza fine. La mamma del bambino, una volta saputa la morte del figlio, si è sentita male tanto da dover essere ricoverata, lei stessa. Del decesso del bambino era stato subito informato Davide Ercolani, il magistrato di turno che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Anche ieri la polizia giudiziaria, incaricata dalla Procura, è tornata in Ospedale per acquisire altra documentazione medica utile all’indagine.