"Barriere antimareggiate, continuiamo la sperimentazione"

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Che fine faranno le barriere soffolte sperimentali? Si chiamano WMesh e sono state collocate negli ultimi anni a circa 200 metri dalla riva all’altezza della ex colonia Enel nella zona sud. "Dopo quanto già fatto bisogna proseguire con la sperimentazione in essere tramite l’aggiunta di moduli per almeno un chilometro partendo dal confine sud con Misano per allacciarsi agli attuali moduli così da tutelare al meglio il maxiripascipento appena eseguito". A parlarne è Andrea Dionigi Palazzi (in foto), oggi consigliere, fino a pochi mesi fa assessore al Demanio.

Quella del WMesh era un suo cavallo di battaglia, ma in futuro l’attuale amministrazione sarà dello stesso parere? Il consigliere per il momento ha presentato nel consiglio comunale di ieri sera una interrogazione per chiedere che fine farà la sperimentazione "la cui seconda fase ha visto nel 2020, il posizionamento di una porzione significativa di barriera (circa 100 metri) con relativo monitoraggio. In aggiunta al punto precedente, con la collaborazione di associazioni specializzate (Blennius) già attive sul territorio, è stato avviato un monitoraggio dell’impatto delle barriere WMesh sull’ecosistema naturale in cui sono state posizionate. Il risultato è stato di una positiva influenza sulla naturale proliferazione della fauna e della flora autoctona. Abbiamo visto che anche per il mantenimento dell’ecosistema marino, la barriera che è quasi diventata ‘un’oasi reef’ artificiale, vissuta da diverse specie di flora e fauna marina può anche trasformarsi in un’offerta turistica differente per gli amanti delle escursione subacquee".