"Basta scuse, i soldi per i cantieri ci sono"

Le liste civiche di opposizione all’attacco della giunta. "Da quando sono arrivati loro, opere come il museo e il teatro si sono fermate"

Migration

"È finito il tempo delle scuse, i cittadini vogliono risposte. I soldi ci sono e ci sono anche i progetti delle opere pubbliche da mandare avanti". Le civiche di opposizione si destano a tre mesi dalla sconfitta elettorale. Tirate per la giacchetta da una giunta Angelini che ha parlato di cantieri deserti e casse vuote per finanziare alcune opere, la Lista Caldari e le due a nome Renata Tosi (Civica e Noi Riccionesi) contrattaccano. "Abbiamo consegnato una macchina funzionante – premette l’ex assessore ai Lavori pubblici Lea Ermeti –. Bastava inserire la chiave e partire. Invece l’hanno sfasciata in poco tempo. Se l’assessore Imola vuole, io sono disponibile a un confronto davanti a un caffè per il bene della città".

Andiamo per punti. "A Spontricciolo i lavori sono tutti progettati e finanziati. Il problema del rallentamento dei lavori non va addebitato a una carenza di risorse, bensì a un latente controllo da parte dell’assessore ai Lavori pubblici". Viale Bologna, secondo la giunta, è scoperto solo nella realizzazione dell’ultimo stralcio dei lavori. "Noi avevamo previsto di usare le risorse derivanti da Sis, giunte in cassa in estate. Loro come vorrebbero fare?". Sulla scuola di via Catullo, "oggi i cittadini vedono quanto è bella, con il suo giardino. Quando siamo arrivati il centrosinistra la voleva vendere per farne appartamenti". Sulla scuola Panoramica, bloccata da tempo, "si tratta di problemi che si possono incontrare quando si appalta anche con bando europeo", mentre "per la palestra di via Ionio i lavori sono tutti finanziati. Se la ditta abbandona il cantiere, come dicono, va subito trovata con un bando una nuova impresa".

Anche per il Museo del territorio, secondo le civiche "i lavori sono fermi da dopo le elezioni. Temiamo sia un input politico e sarebbe un peccato perché c’è un finanziamento da 1,2 milioni di euro che rischiamo di perdere". Va peggio con l’ex Mattatoio. "Abbiamo diviso i lavori in tre stralci – spiega il consigliere Laura Galli –. I primi due sono finanziati con i 5 milioni arrivati con il Pnrr. I 3 del terzo stralcio si possono finanziare con il mutuo nel 2024. Il tempo stringe. Se i lavori non partono rischiamo di perdere i fondi del Pnrr. Stessa cosa per la casa della salute. Si sarebbero dovuti vedere gli operai già al lavoro e invece nulla". Discorso simile per la ex colonia Reggiana che l’ex giunta voleva finanziare vendendo la Bertazzoni, previsione 6-7 milioni di incasso, spiega Renata Tosi. "Altri due milioni possono venire dalla vendita dei frustoli di spiaggia, già completata, poi un mutuo. Se anche non vogliono vendere le Bertazzoni, almeno non buttino il progetto della Reggiana". In chiusura: "In campagna elettorale ci accusavano di fare solo render, oggi di avere aperto troppi cantieri". Tuttavia, "ci sono progetti lasciati e già pronti per essere finanziati partecipando ai vari bandi con scadenze ravvicinate. La nuova piastra con pallone allo stadio, ad esempio. Non perdano occasioni e finanziamenti".

Andrea Oliva