REDAZIONE RIMINI

"Bella ciao e pugni chiusi alla festa del 2 giugno"

Il centrodestra: "In piazzale Roma banchetto della Cgil a pochi giorni dal voto". L’amministrazione: "Nessun riferimento alle elezioni"

"Bella ciao e pugni chiusi alla festa del 2 giugno"

"Più che un concerto è apparso una sorta di comizio con tanto di bandiere della Cgil ad appena otto giorni dal voto delle europee". All’opposizione non hanno gradito la serata che ha anticipato la festa della Repubblica. Fabrizio Pullè, segretario delle civiche di centrodestra, lo dice senza mezze misure contestando "i pugni alzati durante il concerto e le bandiere che sono comparse". Anche Stefano Paolini è sulla stessa lunghezza d’onda. "Abbiamo visto di tutto, anche intonare Bella ciao in piazzale Roma. Mi è sembrata una serata fuori da ogni logica. Mi meraviglio che l’amministrazione abbia autorizzato tutto questo incluse le bandiere della Cgil". C’è soprattutto un aspetto che non è piaciuto a Pullè. "Non potevamo attenderci molto di diverso da un concerto dei Modena City Ramblers, ma vedere in piazza il banchetto autorizzato della Cgil con tanto di bandiere che sventolavano fa pensare. Potrei capirlo al concertone del primo maggio, che organizza il sindacato. Ma non capisco perché l’amministrazione abbia autorizzato una situazione simile a pochi giorni da una tornata elettorale nazionale".

Dalle civiche si sono levate critiche anche per come è stata festeggiata la ricorrenza del 2 giugno, non ritrovando iniziative in città per ricordare la Repubblica.

Per quanto riguarda il banchetto della Cgil, dall’amministrazione comunale spiegano che "era stato chiesto e si trattava di un banchetto di raccolta firme sul referendum in merito al jobs act", dunque senza riferimenti al voto delle europee. Sui festeggiamenti mancati in occasione del 2 giugno, si precisa che "l’amministrazione comunale ha preso parte al momento istituzionale organizzato dalla prefettura a Rimini, che ha visto riuniti tutti i comuni della provincia".

Infine il sassolino che esce dalla scarpa: "Il concerto, che ricordiamo era stato posticipato rispetto al I° maggio, Festa del lavoro, per il maltempo, ha visto un ampio gradimento da parte del pubblico". In giornata arriva anche la replica politica di Riziero Santi, segretario del Partito democratico. "Non ho ascoltato alcun appello al voto durante il concerto, e vorrei ricordare che un concerto è un’espressione artistica e culturale in cui il gruppo ha suonato i propri brani".

Andrea Oliva