Boom di assunzioni Oltre 7mila richieste a partire dal turismo Ma il 40% non si trova

I numeri nel report della Camera di Commercio per il mese in corso. Le aziende cercano più personale rispetto all’anno scorso,. in maggio il bisogno di lavoratori aumenta: 1.220 contratti in più.

Boom di assunzioni  Oltre 7mila richieste  a partire dal turismo  Ma il 40% non si trova

Boom di assunzioni Oltre 7mila richieste a partire dal turismo Ma il 40% non si trova

In un solo mese 7.420 nuove assunzioni nella provincia di Rimini. I dati che emergono dall’Osservatorio della Camera di cCmmercio parlano di un vero boom di contratti che le aziende intendono fare nel mese di maggio. Va detto che non sarà semplice arrivare alla firma di tutti i contratti perché la ricerca di personale è problematica in più settori tanto che ben il 41% delle imprese ammette di avere delle difficoltà nel trovare lavoratori. Insomma, il lavoro c’è, i dipendenti non sempre. La condizione potrebbe fortemente limitare il numero dei nuovi contratti perché la percentuale espressa dalle attività che faticano a trovare il personale finisce per pesare sul numero complessivo delle possibili assunzioni per oltre 3mila possibili assunzioni. Ma c’è anche dell’altro. L’analisi della Camera di Commercio mostra come da un anno all’altro il volume delle assunzioni che le aziende intendono fare è in crescita. Sulle oltre settemila attese, sono 1.220 quelle in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’analisi si spinge in avanti, considerando tutto il trimestre che va da maggio a luglio. Anche in questo caso la ricerca di manodopera specializzata o meno, e di professionalità nel mondo del lavoro supera di gran lunga ciò a cui si è assistito nel corso dello stesso periodo del 2022.

Nel trimestre sono previste 28.230 assunzioni mentre un anno fa il numero di fermava a 22.990. Ben 5.240 posti di lavoro in più, sempre che aziende e attività riescano a trovare i profili che cercano. Quando si parla di attività, per il riminese si guarda principalmente al comparto turistico e del commercio. Tra i settori coinvolti nella ricerca di lavoratori, il primo è quello dei servizi di alloggio, ristorazione, turismo. Seguono l’ambito dei servizi alla persona e quello del commercio. Infine i servizi operativi e di supporto alle imprese e alle persone e la logistica e il magazzinaggio.

I giovani. La quota dei giovani al di sotto dei trent’anni nel totale delle assunzioni si ferma al di sotto del 30%, per un paio di punti percentuali. In flessione è la ricerca di personale straniero. Nonostante tutti gli indicatori mostrino un segno più, ce n’è uno che va in controtendenza: la ricerca di manodopera straniera. Solo il 15% delle aziende, stando al report della Camera di Commercio, dice di cercare stranieri, un dato che che fa segnare un -3%.

Nell’ambito del turismo tante volte si è detto della difficoltà nel trovare camerieri, addetti alle pulizie, chef e aiuto cuochi, ma ci sono anche altri profili che sono difficili da intercettare. In provincia le difficoltà registrate nel trovare profili adatti all’incarico hanno riguardato i dirigenti per un 55% delle aziende interessate, lo stesso valore per gli operai, e un 38% per gli impiegati. Secondo le imprese a incidere sulle problematiche sono soprattutto la mancanza di candidati e la preparazione inadeguata.

Ad oggi trovare un operaio specializzato nelle lavorazioni in ambito alimentare è un vero terno al lotto. E’ il profilo più difficile. Ma sono rari anche i lattonieri, fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica. Un’impresa trovare biologi, agronomi e veterinari. Per chiudere, nel 39% dei casi è complicato inserire negli staff anche addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro.

Andrea Oliva