Marco Pivato, un borsa di studio per ricordarlo

I funerali a Trieste in forma privata. Il padre Stefano: "Spargeremo le ceneri nella sua amata Valmarecchia"

Una bella immagine di Marco Pivato con il padre Stefano

Una bella immagine di Marco Pivato con il padre Stefano

Rimini, 27 marzo 2022 - Una borsa di studio in sua memoria, "per proseguire il lavoro a cui Marco si era sempre dedicato con tanta dedizione". Sarà uno dei modi per ricordare Marco Pivato, il giornalista riminese figlio dell’ex assessore alla cultura ed ex Rettore dell’università di Urbino. La tragedia di Marco, che aveva solo 42 anni, è avvenuta mercoledì sera a Trieste. Il giovane è precipitato dal quinto piano di un hotel. Non è stato un incidente, ma un drammatico gesto volontario. L’ultimo saluto a Pivato sarà a Trieste, dove aveva frequentato un master in comunicazione scientifica alla Scuola di studi superiori avanzati, e dove abitava con la moglie Alessandra. Proprio ieri la loro figlia Caterina ha festeggiato un anno di vita.

"I funerali – spiega il padre Stefano – avverranno la settimana prossima. Dobbiamo ancora fissare la data, la cerimonia si svolgerà in forma privata". Poi, non appena sarà possibile, "spargeremo insieme agli amici di Marco le sue ceneri nel parco del Sasso Simone, nella sua amata Valmarecchia". Marco l’aveva scoperta grazie al padre: "Ho cominciato a portare Marco a fare i campeggi sul Sasso Simone quando era ancora piccolo".

Il giovane Pivato aveva dedicato anche un libro alla Valmarecchia. In questi giorni tanti hanno voluto esprimere le condoglianze alla famiglia Pivato. Perché Marco, prolifico autore di libri e saggi, poeta e giornalista (ha lavorato anche per Qn, il Resto del Carlino e La Stampa) era una persona con tanti interessi e passioni, e che sapeva farsi voler bene. Anche per questo verrà istituita una borsa di studio a suo nome. "Per ricordare Marco e la sua passione per la comunicazione e la divulgazione scientifica – conferma il padre – gli sarà dedicata una borsa di studio, per proseguire il lavoro che ha svolto sempre con grande dedizione". Chi vuole "può inviare un’offerta alle due società scientifiche per le quali Marco ha speso energie e talento nella sua purtroppo breve vita". Si tratta della Società italiana di Farmacologia e della Società italiana di Tossicologia.