Botte ai genitori per denaro: 46enne alla sbarra

Rinviato a giudizio il bellariese accusato di maltrattamenti domestici nei confronti del padre e della madre

Migration

Botte, minacce e insulti contro i due anziani genitori per farsi dare i soldi. Alla sbarra il 46enne riminese residente a Bellaria finito in manette il 13 ottobre scorso perché accusato di maltrattamenti in famiglia. Il gip del tribunale di Rimini, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha disposto per lui il giudizio immediato. L’udienza si terrà il 14 dicembre prossimo. L’uomo, difeso dall’avvocato Catia Gerboni, era stato arrestato dai carabinieri dopo l’ennesima denuncia presentata dal padre e dalla madre, esasperati dai suoi comportamenti aggressivi. Le tante, troppe violenze subite da quel figlio con problemi di alcol, avevano costretto più volte i genitori, negli ultimi tempi, a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Il 46enne era tornato ad abitare con loro da luglio. La madre l’aveva ripreso a vivere sotto lo stesso tetto, nonostante i maltrattamenti subiti in passato, già costati una condanna all’uomo. I due genitori speravano che il figlio fosse cambiato. Purtroppo i fatti hanno dato loro torto nel giro di poche settimane.

Il 46enne, che soffre di dipendenza dall’alcol e per questo è stato più volte ricoverato, molto presto ha ripreso a essere violento e minaccioso nei confronti dei genitori. In diverse occasioni, stando alla ricostruzione degli inquirenti, li ha aggrediti per farsi consegnare i soldi e andare a bere. In più di un’occasione ha alzato le mani contro la madre. Una volta l’ha presa a schiaffi in pieno volto, e poi ha costretto entrambi i genitori a chiudersi in camera per evitare di essere aggrediti. In un’altra occasione, alla fine di settembre, si è fatto dare 5 euro dalla madre e poi le ha strappato il portafoglio per prendere altri soldi e andarseli a bere. Tornato a casa ubriaco, ha di nuovo aggrediti i genitori e preso a calci una porta. Quella sera a casa erano intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118, che l’avevano portato in ospedale. Dimesso pochi giorni dopo, era tornato subito ad aggredire i genitori e a minacciarli per ottenere soldi.