Bottigliate al barista per un drink annacquato

Un 19enne albanese ha aggredito il dipendente di una disco riccionese perché, a suo dire, gli era stato servito un cocktail poco alcolico

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"Nel mio bicchiere c’è poco gin. Ne voglio di più". Ad un albanese di 19 anni, residente in provincia di Milano, dev’essere sembrato un motivo più che valido per accapigliarsi con il barista che gli aveva servito quel drink troppo annacquato. Fino ad arrivare al punto di prendere una bottiglia di vetro e fracassargliela in testa. Teatro del parapiglia, andato in scena verso la notte scorsa, la discoteca Pascià di Riccione: determinante l’intervento del personale di sicurezza del locale e dei carabinieri, che hanno placato la furia del 19enne. Quest’ultimo è finito in pronto soccorso per un pugno in testa ricevuto durante la zuffa, così come il barista che ha invece rimediato alcuni punti di sutura per la vistosa ferita causata dalla bottigliata. Al momento non sono state presentate querele, né da una parte né dall’altra. Tutto comincia verso le 4, quando il 19enne, che a quanto pare ha già ingurgitato diversi gin tonic, si avvicina al bancone per ordinare un altro.

Il drink che gli viene preparato, però, gli fa storcere il naso. L’albanese si lamenta con il barista. "C’è troppo ghiaccio e poco gin: devi metterne di più" dice, alzando la voce. Nasce una discussione. Il barista cerca di fargli capire in tutti i modi che non può aggiungere altro alcol. Il 19enne pretende invece che gli venga ‘rimboccato’ il bicchiere con dell’altro gin, visto anche il prezzo che ha dovuto sborsare per la consumazione. Volano insulti. Minacce. Parole pesanti. L’albanese perde la testa. Afferra una bottiglia che si trova sul bancone. Senza pensarci due volte, colpisce in testa il barista. La scena tuttavia non sfugge ai buttafuori della discoteca. Che in un batter d’occhio intervengono, tentando di separare i due contendenti.

Sono momenti concitati. Nel parapiglia, l’albanese viene raggiunto da un pugno in testa. Nel frattempo nella discoteca sono accorsi anche i carabinieri della compagnia di Riccione. Nel giro di qualche minuto viene riportata la calma. L’aggressore viene immobilizzato e convinto a darsi finalmente una calmata. Lui e il barista, dopo essere stati identificati dai militari dell’Arma, sono accompagnati di fuori per essere portati in pronto soccorso, dove verranno medicati. Le ferite riportate, per fortuna, non sono gravi. Il dipendente del locale se la caverà infatti con una prognosi di una settimana. Fino a ieri non erano state ancora presentate denunce da parte dei protagonisti della vicenda. 

"Non ho dato io la bottigliata"

"Non siamo stati noi a dare la bottigliata, ma siamo finiti in pronto soccorso dove ci hanno dato dei punti in testa". Si difendono i due giovani – un 19enne albanese e un 18enne italiano – protagonisti dell’episodio avvenuto il 10 giugno scorso in una discoteca di Riccione. Tutto sarebbe nata da una discussione con il barista per un drink troppo costoso. "Ci sono stati dei momenti di tensione – spiega il 19enne – e ne è nato un litigio con il barista. Nel parapiglia sono intervenuti anche i buttafuori del locale. A un certo punto il mio amico è stato colpito da una bottigliata in testa. Ha riportato una brutta ferita, e gli hanno dato otto punti di sutura. Anche io sono stato raggiunto da una bottigliata, e ho invece ricevuto quattro punti di sutura".