Cabine e chiringuito nel mirino delle Dogane

Controlli a tappeto avviati dall’Agenzia negli stabilimenti balneari, al vaglio le autorizzazioni per le strutture. I bagnini: "E’ tutto in regola"

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La stagione è appena cominciata, ma negli stabilimenti balneari è già arrivato il tempo di controlli. Da settimane gli ispettori dell’Agenzia delle Dogane stanno battendo a tappeto i bagni di Rimini, da nord a sud, per verificare le autorizzazioni sulle cabine e sulle altre strutture presenti negli stabilimenti. Compresi i chiringuito, che sono una ventina in tutto da Torre Pedrera fino a Miramare.

Uno degli stabilimenti già ’visitate’ dagli ispettori delle Dogane è il Bahia’s Rico a Viserba (bagni 35 e 36). "Sono venuti qui la settimana scorsa, era un giovedì, e sono rimasti per un paio di ore – conferma Valentino Ceccarelli, uno dei titolari dello stabilimento – Hanno voluto vedere tutti i manufatti presenti sulla spiaggia, compreso il chiringuito. Hanno scattato foto alle cabine e alle altre strutture". Strutture che, precisa subito Ceccarelli, "sono state tutte regolarmente autorizzate". Tanto che "già da una decina di anni paghiamo l’Imu anche per le cabine". Ai titolari del Bahia’s Rico e quelli degli altri stabilimenti già controllati, gli ispettori dell’Agenzia delle Dogane hanno chiesto di produrre la documentazione che attesta la regolarità delle strutture, accompagnata da una planimetria dei bagni. Non risulta, finora, alcuna sanzione. Ma i bagnini già controllati dalle Dogane sono stati costretti a rivolgersi ai loro consulenti tecnici, per predisporre la documentazione richiesta.

Una seccatura di cui i bagnini, alla vigilia dell’estate, avrebbero fatto a meno. "Purtroppo siamo in Italia, e non mi sorprendo più di niente – si sfoga lo storico leader dei bagnini di Oasi, Giorgio Mussoni – Da anni si parla di sburocratizzazione e di digitalizzazione degli atti, ma nella realtà dei fatti per noi la burocrazia è aumentata notevolmente e siamo costretti a produrre un mare di carta. Alla faccia della digitalizzazione...". Sui controlli avviati dall’Agenzia delle Dogane, però, né Mussoni né i colleghi appaioni particolarmente preoccupati: "E’ tutto in regola. Le cabine, poi, figuriamoci... Ci paghiamo pure l’Imu sopra". Per quanto riguarda invece i chiringuito, le autorizzazioni rilasciate prevedevano il loro montaggio da metà maggio. Gli ispettori, nei bagni dove hanno già effettuato i controlli, hanno verificato che i tempi siano stati rispettati.

Manuel Spadazzi