San Marino, calcioscommesse. Bomber arrestato davanti allo stadio

Manette ad Armando Aruci della Virtus, avrebbe dovuto essere premiato come caponannoniere del campionato

La polizia giudiziaria della polizia civile arrestano Armando Aruci

La polizia giudiziaria della polizia civile arrestano Armando Aruci

san Marino, 21 maggio 2017 - Dovevano premiarlo come capocannoniere del campionato. E invece Armando Aruci, attaccante albanese della Virtus, ieri sera ha trovato un paio di manette ad attenderlo. Il 26enne calciatore è stato arrestato davanti al San Marino Stadium di Serravalle dagli agenti della Polizia civile sotto agli occhi di decine di persone arrivate per assistere alla finale del campionato sammarinese tra il Tre Penne e La Fiorita.

Una scena che ha lasciato a bocca aperta i tifosi presenti allo stadio.L’indagine, guidata dal commissario della legge Simon Luca Morsiani, che ha portato all’arresto del bomber è quella relativa al calcioscommesse sammarinese. Ad aprile era finito in carcere anche il suo compagno di squadra, il portiere Massimiliano La Monaca. Nella sua auto gli agenti della Polizia civile avevano trovato anche un notevole quantitativo di cannabis. E proprio venerdì sera il portiere era stato scarcerato.

Ieri la nuova clamorosa svolta nell’inchiesta sul calcioscommesse. Aruci è stato subito condotto nel carcere dei Cappuccini, dove nelle prossime ore verrà sentito dal magistrato. Nel mirino di Morsiani è finita la partita di Coppa Titano tra la Virtus e il San Giovanni, giocata lo scorso marzo e terminata 0-1, grazie a un’autorete del difensore neroverde Andrea Righi. Dopo il gol subito la Virtus non avrebbe avuto una reazione particolarmente veemente.

Ad insospettire gli inquirenti era stata la quota molto alta assegnata alla vittoria del San Giovanni, e si sarebbero verificati flussi di giocata altissimi su quel risultato. Le scommesse piazzate sarebbero state molto alte nelle ricevitorie della zona e in quelle di Campania e Sicilia. Pare che le vincite abbiano superato i 300mila euro. Del caso si era occupata la Procura federale in collaborazione con la Federcalcio. Secondo il magistrato nella presunta combine della partita sarebbero stati coinvolti giocatori e dirigenti. Non si escludono nei prossimi giorni nuovi provvedimenti