Canti e balli in piazza per le donne iraniane

La manifestazione organizzata dopo la morte di Mahsa Amini al grido di "libertà, libertà". Sul palco anche il sindaco

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"Libertà, libertà", è il grido levatosi ieri pomeriggio più volte da piazza Cavour. È il grido urlato dalle 200 persone che ieri a Rimini – come in tante altre città nel mondo – hanno manifestato per le donne iraniane e contro il regime di Teheran. Anche Rimini ha voluto così aderire alla mobilitazione partita dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne iraniana arrestata e picchiata a morte dalla polizia il 16 settembre a Teheran, perché non portava il velo in modo corretto.

La manifestazione in piazza Cavour è stata organizzata in tutta fretta, ma nonostante questo la partecipazione ieri è stata notevole. Associazioni, partiti, semplici cittadini hanno preso parte all’evento in piazza Cavour. Non poteva mancare il sindaco Jamil Sadegholvaad, di origini iraniane (il padre è nato e cresciuto in Iran, e molti suoi familiari vivono ancora là). "Siamo con tutte le Mahsa Amini che vivono nel Medioriente, così come in Europa. Perché la libertà di scelta deve essere garantita a ogni latitudine. Perché i diritti delle donne non hanno né confini né perimetri". Sadegholvaad ha raccontato la sua storia personale, e riferito le testimonianze dei parenti che vivono tuttora in Iran. E’ salita sul palco anche la vicesindaca Chiara Bellini. Durante la manifestazione erano presenti tanti iraniani. Molti di loro sono ragazze e ragazzi venuti a studiare a Rimini: solo al corso di farmacia sono 200 gli iscritti. I giovani che soo qui per motivo di studio hanno manifestato indossando la mascherina. Non per il Covid: non vogliono essere riconosciuti attraverso foto e video, rischiano di passare guai quando torneranno a casa.

In piazza non è mancata l’esibizione dei balli popolari iraniani. Tanti gli attivisti riminesi in piazza a fianco degli iraniani, comprese le donne di ’Rompi il silenzio’, ’Non una di meno’ e ‘Casa Madiba’. Tra i presenti c’è chi si è tagliato una ciocca di capelli: è il gesto di solidarietà scelto (in tutto il mondo) per manifestare la solidarietà agli iraniani e ricordare Mahsa Amini. In piazza ieri anche alcuni esponenti del Pd, della lista Jamil, di Rimini futura e altri partiti, nonché l’assessore Francesco Bragagni.