Rimini, fa causa al marito che la investì: "Paghi 94mila euro". Ma è morto

La battaglia legale di una 92enne con il coniuge: la Corte d’Appello le riconosce un maxi risarcimento. Dieci anni fa lui la travolse con l’auto nel cortile di casa mentre faceva manovra. Ora tocca all’assicurazione

La battaglia legale di una 92enne a Rimini con il coniuge

La battaglia legale di una 92enne a Rimini con il coniuge

Rimini, 23 aprile 2023 – Ha fatto causa al marito che, durante una manovra per uscire dal parcheggio di casa, la travolse accidentalmente con l’auto, scaraventandola a terra e causandole la frattura della gamba. È la curiosa vicenda che ha come protagonista una donna di 92 anni residente in provincia di Rimini, alla quale dopo una lunga battaglia legale la Corte d’Appello di Bologna ha riconosciuto un pieno risarcimento per circa 94mila euro a seguito dell’incidente nel quale rimase coinvolta ormai dieci anni fa.

Assistita dagli avvocati Stefano Caroli e Paolo Gippone del foro di Rimini, ha avviato un’azione legale in sede civile contro il consorte, titolare della polizza auto, e contro la compagnia assicurativa, per ottenere un risarcimento a seguito delle lesioni riportate.

L’intera vicenda si svolge nel parcheggio che si trova sotto la casa della coppia. Il marito è al volante dell’auto e ha appena acceso il motore. La donna apre la portiera e si accinge a salire mettendo la gamba sinistra nell’abitacolo. L’uomo, tuttavia, non si accorge di lei e parte in retromarcia. In questo modo la portiera colpisce la moglie, che viene travolta e finisce a terra. Una caduta violenta, assolutamente non voluta e cercata dal marito, che le cause lesioni di una certa gravità che determinano per lei una invalidità del 35 per cento.

A quel punto di fronte alla donna si presentano due strade. Rinunciare a qualsiasi forma di risarcimento o tentare di ottenere un indennizzo rivalendosi sul marito, in quanto sottoscrittore dell’Rc auto. L’anziana, assistita dall’avvocato Caroli, decide così di avviare un’azione legale nei confronti, appunto, del consorte e della compagnia assicurativa. Quest’ultima si oppone alla richiesta di risarcimento ritenendola infondata.

Il caso finisce in primo grado davanti al giudice onorari o del tribunale di Rimini, che esamina attentamente la questione, interpellando anche alcuni testimoni e il medico legale che aveva visitato la donna. Alla fine la sentenza emessa riconosce al marito la responsabilità per l’incidente causato alla moglie, anche se a quest’ultima è assegnato un concorso del 50 per cento.

La malcapitata però non ci sta e insieme all’avvocato di fiducia impugna la sentenza davanti alla Corte d’Appello di Bologna, sezione civile, mentre la compagnia di assicurazione si costituisce in giudizio, chiedendo che l’appello sia respinto. Di nuovo, i giudici analizzano nel dettaglio l’intera vicenda e alla fine, qualche settimana fa, arrivano alla decisione. L’appello presentato dalla donna è accolto e il marito, che nel frattempo tuttavia è defunto, è riconosciuto come unico responsabile dell’incidente avvenuto nel parcheggio sotto casa.