Cocoricò Riccione chiuso per tre mesi, non ha pagato la Tari

Il sindaco: "Non è stata versata nemmeno una rata nel 2018". La discoteca. "Capodanno non a rischio, faremo ricorso al Tar"

Cocoricò

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Riccione, 17 dicembre 2018 - L'amministrazione comunale di Riccione ha sospeso per tre mesi la licenza al Cocoricò, discoteca simbolo della riviera romagnola, per non aver pagato la Tari. Il locale, dunque, resterà  chiuso fino a marzo annullando tutti gli appuntamenti delle feste natalizie, tra cui la festa di Capodanno. "Abbiamo applicato il massimo della sanzione - commenta il sindaco Renata Tosi - perché non è stata versata nemmeno una rata della Tari 2018". I contenziosi si protraggono dal 2010. Nel corso degli anni nessuna delle societa' di gestione che si sono succedute ha versato l'imposta alle casse comunali.

"L'ordinanza del Comune di Riccione non mette a rischio il nostro Capodanno", assicura Fabrizio De Meis, ceo della Fdm, società che gestisce la discoteca Cocoricò. "Fermo restando - prosegue - che per rendere nulla questa ordinanza, come concordato con l'Ufficio Tributi del Comune di Riccione, faremo fronte ai nostri impegni e faremo inoltre immediatamente ricorso al Tar, ritenendo questo Regolamento comunale, incoerente ed incostituzionale". "Stiamo inoltre con i nostri legali valutando anche la possibilità di richiedere un risarcimento poiché il danno economico che ci sta comportando è gravissimo, visto che il clima di incertezza sul Capodanno non favorisce la prevendita delle prenotazioni".

Entrando nel merito dell'ordinanza, De Meis sottolinea che "appare assai sconcertante una decisione così radicale dopo che la Fdm ha da tempo avviato un percorso virtuoso con l'Amministrazione Comunale proprio per chiudere il vecchio contenzioso, relativo agli anni regressi di sua specifica competenza, concordando con l'Ufficio Tributi del Comune di Riccione un piano di rateazione che, in sintonia con quanto richiesto, abbiamo rispettato alla lettera".