Commerciante morto dopo una lite, l’autopsia rivela un trauma cranico

Rimini, si aggrava la posizione del turista russo che ha colpito l’anziano

Rimini, commerciante morto dopo una lite con due turisti russi

Rimini, commerciante morto dopo una lite con due turisti russi

Rimini, 11 agosto 2016 - E’ stato probabilmente un trauma cranico, la causa della morte di Serafino Sammarini, il commerciante riminese, di 74 anni, deceduto dopo una lite con un turista russo. Questo è ora indagato per omicidio preterintenzionale e verrà interrogato oggi insieme alla moglie che si trovava con lui al momento del fatto.

Il medico legale che ieri ha effettuato l’autopsia sul corpo di Sammarini, Pierpaolo Balli, dovrà effettuare altri accertamenti, prima di avere la certezza che è stato proprio quel colpo la causa principale del decesso.

Il commerciante soffriva infatti di cuore, e il trauma cranico potrebbe essere stato una concausa. Il risultato farà la differenza per il russo, la cui posizione si sta aggravando.

I fatti risalgono a domenica sera, quando il turista e la moglie si fermano alla profumeria-sanitaria di viale Regina Margherita, a Marebello, che Sammarini gestisce da una vita insieme alla moglie. Questa è costretta a intervenire per redarguire una cliente russa che sta provando creme e profumi senza tanti complimenti.

Interviene anche Sammarini e si trova di fronte il marito della russa. Secondo la testimoniaza di un turista italiano seduto ai tavolini del locale accanto, il russo allunga le mani come per allontanare l’anziano, una spinta che fa cadere il commerciante a terra. L’altro allunga subito la mano per aiutarlo ad alzarsi, Sammarini è arrabbiato ma sembra stare bene. Quindi la coppia di russi gira i tacchi e se ne va. Tempo cinque minuti però e il negoziante si sente male. L’ambulanza arriva quasi subito, ma l’uomo muore durante la corsa verso l’ospedale Infermi.

La polizia, che oltre alla descrizione della coppia ha in mano anche il fotogramma di una telecamera della zona, si mette alla ricerca dei russi che vengono trovati il giorno dopo, grazie alle immagini dell’aeroporto che li immortala il giorno del loro arrivo a Rimini.

Sono in un albergo poco distante dalla profumeria, e ammettono subito di avere avuto un alterco con la vittima. Non sapevano della tragedia, e si dicono molto dispiaciuti. Ora però il trauma cranico riscontrato dall’autopsia potrebbe fare la differenza. Oggi i due coniugi daranno la loro versione dei fatti.