Concessioni, scontro sui rinnovi. Ipotesi micro-aggregazioni di bagni

La cooperativa incontra il Comune. Il presidente Casadei: "Servono bandi singoli o saremo penalizzati"

Concessioni, scontro sui rinnovi. Ipotesi micro-aggregazioni di bagni

Diego Casadei, presidente della Cooperativa bagnini

I bandi per le concessioni balneari si stanno avvicinando e ieri si è consumato il primo scontro tra bagnini e amministrazione comunale. "L’amministrazione vorrebbe favorire nei bandi le micro-aggregazioni tra bagni e chioschi bar - premette Diego Casadei presidente della Cooperativa bagnini -.Riteniamo che in questo momento un’azione di questo tipo sia penalizzante per le attività in essere. Sarebbe preferibile procedere con bandi singoli".

Ieri all’ordine del giorno doveva esserci un confronto sulle linee guida del futuro Piano dell’Arenile a cui sta lavorando il Comune. Sarà un percorso lungo che impegnerà almeno un anno e mezzo di lavoro. Logico, per i bagnini presenti, guardare molto più vicino, all’inizio dell’autunno quando anche il Comune riccionese dovrà uscire con le aste per il rinnovo delle concessioni demaniali scadute. Ma il primo confronto non ha fatto felici i bagnini. Se da una parte l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli ha affrontato il nodo delle micro-aggregazioni, dall’altro i bagnini hanno subito storto il naso. Per micro-aggregazioni si parla di due o al massimo tre stabilimenti che si uniscono tra loro e assieme a un ristorante di spiaggia. Un nucleo che potrebbe presentarsi alle aste. "Riteniamo che la strada delle micro-aggregazioni - precisa il presidente Diego Casadei - sia positiva e percorribile se parliamo dello sviluppo di un piano dell’arenile. Ma questo sarà attivo tra un anno e mezzo o forse due. Oggi, al contrario, pensiamo che applicare il concetto delle micro-aggregazioni nelle aste sia penalizzante per gli operatori. I tempi appaiono molto stretti. Pensare di trovare accordi tra le diverse imprese in un lasso di tempo tanto breve non penso sia realizzabile".

Per i bagnini la strada preferita sarebbe un’altra. "Vista la situazione attuale sarebbe preferibile procedere con bandi relativi alle singole concessioni esistenti". Per evitare che cordate di imprenditori o grandi società giochino a fare l’asso pigliatutto in spiaggia, "si potrebbe limitare la partecipazione a un numero molto ridotto di bandi". La sensazione è che tra i bagnini non ci sia l’intenzione di farsi la guerra, semmai di fare un fronte per evitare guerra sulla sabbia con altri soggetti. "E’ positivo un tavolo di confronto - dice Tarcisio Villa referente Sib Confcommercio - ma forse andava fatto prima. Come bagnini potevamo portare elementi ed esperienza. L’idea delle micro-aggregazioni per i bandi lascia molto dubbiosi. Non ci sono i tempi per farle. Meglio bandi singoli e poi abbiamo visto che le poche aggregazioni fatte negli ultimi vent’anni in spiaggia si sono poi disgregate".

Andrea Oliva