Coronavirus Rimini, altri 4 morti. Boom di contagi: "State in casa"

E' deceduto anche un anziano di San Marino. Sono 39 i nuovi malati. Sale a 245 il numero dei positivi

Coronavirus, casi ancora in crescita a Rimini

Coronavirus, casi ancora in crescita a Rimini

Rimini, 11 marzo 2020 - Altri quattro morti e il numero dei contagi cresce nella provincia di Rimini. Non si arresta la diffusione del coronavirus nella nostra zona. Le vittime sono uomini di 86, 83 e 82 e 81 anni, a questi si aggiunge anche il decesso di un uomo di San Marino. Oggi sono arrivati altri 39 nuovi casi per un totale di 245 infettati in provincia. "Rimini si piazza al terzo posto assoluto come crescita e numero di contagi, ha superato Modena e Reggio", afferma il commissario ad acta Sergio Venturi, durante la conferenza stampa giornaliera organizzata dalla Regione. "Rimini e Piacenza le situazioni che monitoriamo con più attenzione, i cittadini di Rimini devono essere più rigorosi. Rimanere a casa, è sacrificio che si fa per qualche settimana", ha aggiunto. 

Dei 245 pazienti positivi a coronavirus, 238 sono residenti in provincia di Rimini. Sono oltre 950, infine, le persone in quarantena volontaria obbligatoria. Sono uscite dalla quarantena le prime dieci persone, che non hanno avuto sintomi e stanno bene.

In tutta la regione, invece, sono 1.739 i casi di positività con un incremento ieri di altri 206.

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Salgono, invece, a 12 in totale i decessi che sono stati registrati in provincia di Rimini e a San Marino da quando è scattato l’allarme coronavirus. 

Ma a preoccupare è soprattutto la diffusione veloce del virus che si sta espandendo a macchia d’olio. E molti tra i contagiati appartengono al personale medico e paramedico, uomini e donne che da giorni sono in prima linea nella lotta al virus. Ai primi tre medici del Ceccarini si sono aggiunti anche colleghi dell’Infermi, professionisti che lavorano in reparti quanto mai critici. Stesso discorso per il personale paramedico. In tanti si sono messi in quarantena volontaria onde evitare contagi.  

Anche alcuni medici famiglia della zona sud risulterebbero positivi al coronavirus. Una situazione questa che sta portando l’Ausl Romagna a valutare concretamente l’ultimo provvedimento ministeriale per poter utilizzare l’opportunità di utilizzare in servizio anche i medici che si trovano già in pensione. E un aiuto agli infermieri potrebbe arrivare dai neo laureati, come anticipato sempre oieri dallo stesso commissario Sergio Venturi.  

L’emergenza, dunque, c’è e va affrontata con tutto il personale possibile. 

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