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Dalla Perla a Zero, la scalata di Sofia Bartoli

La 25enne ballerina riccionese è entrata a far parte del corpo di ballo del tour del cantante: "Renato è un icona, è un onore lavorare con lui"

Dalla Perla a Zero, la scalata di Sofia Bartoli

Con agilità e leggerezza volteggia incantando il pubblico, così Sofia Bartoli, 25 anni, ballerina professionista riccionese, dopo varie esperienze sulle reti Rai e Mediaset, ora fa parte del corpo di ballo del tour di Renato Zero. Stasera a Roma l’ultimo appuntamento almeno per questa primavera. Un traguardo che la rende ancora più fiera ed entusiasta nel portare avanti la sua carriera, già costellata da significative partecipazioni, anche a L’anno che verrà su Raiuno e sul set del film Tre Sorelle di Enrico Vanzina.

Tanto lavoro, ma com’è cominciata quest’ultima avventura?

"Siamo stati in tournée per due mesi con ventitre date, tra l’altro tutte in sold-out, perché Renato per gli italiani è un’icona. Il tutto è cominciato con la partecipazione a un casting, al quale hanno preso parte tanti ballerini, io sono stata prescelta assieme ad altri undici, seguiti dal coreografo Kristian Cellini".

Che dire di Zero?

"E’ travolgente, una persona d’oro, un evergreen. Nonostante abbia più di settant’anni, sul palco ha un’energia unica, favolosa. Ci siamo visti spesso, noi ballerini siamo anche andati a mangiare con lui. Renato è un artista a 360 gradi, splendido, molto alla mano e di cuore".

Di recente ha fatto un’altra coinvolgente esperienza?

"Nel 2022 sono stata in tournèe col famosissimo coreografo, Daniel Ezlarow (per anni direttore artistico del format televisivo ‘Amici’ di Maria De Filippi, del corpo di Ballo del Festival di Sanremo e altro). Da lì ho partecipato a ‘L’anno che verrà’ e a ‘Tu si que vales’. Quindi quest’anno per me è partito al meglio, perché non mi sono mai fermata".

Che succederà ora?

"Sono stata talmente impegnata in questa bellissima esperienza, che adesso mi concederò un po’ di riposo. In questi giorni con la tournée di Zero abbiamo cambiato città e hotel ogni giorno, ma la fatica ripaga. Vedremo poi cosa succederà, in genere non faccio programmi, di certo mi darò da fare, perché non riesco a stare ferma".

Potrebbe esibirsi a Riccione?

"Se per caso dovesse esserci una bella occasione, ne sarei molto felice".

Da un po’ di tempo ha lasciato la sua città...

"Lo scorso agosto mi sono trasferita a Roma, altrimenti sarei stata costretta ad andare avanti e indietro. Per quanto possa essere legata alla mia famiglia e a Riccione ho dovuto fare questo passo. Ho sempre viaggiato tanto, sono stata per diversi periodi sia a Roma che a Milano, dopo una settimana o qualche giorno in più riuscivo a tornare a casa, ora sarà diverso".

D’altra parte la danza è nel suo Dna?

"Ho cominciato a ballare quando avevo tre anni. Sono partita con la danza classica, dopo il primo lavoro in tv, mi si è aperto il mondo e pur continuando con questo genere, mi sono spostata di più su altri stili".

Nives Concolino